Sono centinaia, se non addirittura migliaia, i ricorsisti che attendono di poter svolgere le prove del Concorso docenti DDG 85/18. A tale scopo l'Anief, l'associazione sindacale degli insegnanti e degli educatori ha sollecitato il Miur attraverso una nota ufficiale per chiedere che siano indette quanto prima le necessarie prove suppletive.

Le motivazioni della nota dell'Anief

La nota inviata al Ministero dell' Istruzione e della Ricerca Scientifica da parte dell'Anief è successiva a dei precisi provvedimenti del Tar del Lazio e del Consiglio di Stato che si sono dichiarati entrambi favorevoli all'ammissione alla procedura concorsuale degli Insegnanti Tecnico Pratici non abilitati.

Ma anche per i docenti in possesso di diploma accademico di conservatorio, belle arti e danza, i docenti abilitati in un Paese estero e tutti quelli che hanno conseguito la specializzazione sul sostegno dopo il 30 giugno. Potranno partecipare, ovviamente, i docenti risultati idonei nei precedenti concorsi e i diplomati ISEF. L'obiettivo è svolgere le suddette prove suppletive in tempo utile per poter immettere in ruolo gli insegnanti vincitori del Concorso Pubblico riservato entro il prossimo 31 dicembre 2018. In particolare i precari della Scuola secondaria di primo e secondo grado.

La risposta del ministero dell'Istruzione

Il comunicato dell'Anief relativo alla nota inviata al Ministero dell'istruzione e della Ricerca scientifica fa notare che, in risposta alla suddetta, il Miur ha immediatamente provveduto ad inviare una propria comunicazione ufficiale a tutti gli Uffici Scolastici Regionali disseminati sul territorio nazionale con il duplice obiettivo di sollecitare e accelerare il più possibile la calendarizzazione delle prove suppletive e il conseguente loro svolgimento.

Soprattutto per tutti quegli insegnanti che, con l'assistenza di un legale, hanno immediatamente inoltrato un ricorso contro questa tipologia di Concorsi Pubblici riservati e che, quindi, risultano beneficiari delle ordinanze emesse dal Tribunale Amministrativo Regionale e dal Consiglio di Stato succitate.

L'auspicio dell'associazione sindacale Anief, ma anche di migliaia di insegnanti precari della scuola è che gli Uffici Scolastici Regionali rispondano celermente alla sollecitazione del ministero dell'Istruzione e della Ricerca.

Non solo per quanto riguarda la calendarizzazione e lo svolgimento delle prove suppletive di cui si è detto, ma anche di tutte quelle prove non ancora neanche indette per le varie classi di concorso e che, quindi, non si sono potute espletare. Tutto ciò anche per evitare il ripetersi di casi come quelli verificati durante l'ultimo concorso dei docenti svoltosi nel 2016 quando, in alcuni casi limite, alcuni dei vincitori furono immessi in ruolo dopo più di due anni dalla data di vittoria della procedura concorsuale.