Lascia senza fiato al primo sguardo il profumo da 200 mila euro di Venini creato per Bulgari rigorosamente in “limited edition”. Un lusso di cesello, che si nasconde tra le pieghe dell’anima e della pelle e che si riposa nel luogo più privato della casa.

Dalla mensola della sala da bagno scivola tra le lenzuola di una donna che si immagina bella, bellissima, e incredibilmente amata dal suo uomo. E quindi, incredibilmente ricca. Mago e maestro di tanto incanto è il nuovo profumo super lusso creato dalla storica vetreria Venini di Murano per Opera Prima di Bulgari, storico marchio di lusso dell’alta moda italiana.

Il flacone lusso in oro e diamanti

Il profumo più esclusivo del momento richiama le antiche anfore della Magna Grecia, come da richiesta del marchio che lo ha commissionato, Bulgari, lo stesso brand in grado di spezzare i tratti spiccatamente francesi del lusso riportandoli agli stilemi delle antiche tradizioni greche.

E non poteva essere altrimenti. Il marchio Bulgari nasce da un argentiere greco, Sotiris Boulgaris, in fuga dall’Epiro e dalle guerre tra Grecia e Turchia, e come Ulisse approda in Italia. Non dalla maga Circe passando per lo Stretto, ma prima a Napoli e poi a Roma. Parte con un piccolo negozio di antiquariato, l’ Old Curiosity Shop, che rievoca un racconto di Charles Dickens. Si sposta nella storica e lussuosa via Condotti e da lì nasce il mito.

Italianizza il suo nome in Sotirio Bulgari, mantenendo nel logo la “V” latina del suo cognome al posto della più volgare “U”. Il resto è storia.

La raffinatissima fragranza parte dall’essenza verace e incantevole dei limoni di Sicilia e fiori d’arancio, sprigionando un bouquet di ricordi, emozioni, sapori olfattivi e reminiscenze archetipiche da manuale.

La boccetta è ricoperta di foglia d’oro e pietre preziose, quasi come a contenere la più preziosa e segreta delle magie. La pancia del flacone è in oro zecchino, il tappo e tempestato da splendidi ed esclusivi citrini tanto da conferirgli la spumeggiante forma di un turbante che richiama il fascino stellato da mille e una notte.

L’ametista alla base sigilla il capolavoro.

Fascino e lusso, tra profumi e demiurghi

Daniela Andrier: è lei che ha prestato il suo naso, il suo fiuto, la sua sapienza e la sua maestria per creare il profumo da 200 mila euro. Uno tra i più costosi del mondo, che si ritaglia il suo primato insieme al N.1 Imperial Majesty di Clive Christian e al DKNY Golden Delicious.

L’imperial Majesty è da Guinnes dei Primati (2006), costa 380mila euro a boccetta, ha un flacone scolpito in cristallo Baccarat, stemma della regina Vittoria e un diamante da 5 ct sulla fascia d’oro 18 ct. Per chi gradisse spendere di più, l’opzione è il Golden Delicious da 875 mila euro, con boccetta in oro bianco e giallo e quasi 3000 pietre preziose incastonate in quello che è molto più di una fragranza ma un vero e proprio gioiello iper esclusivo che solo in pochissime al mondo possono possedere.

La pregiata vetreria Venini di Murano che ha realizzato il flacone-capolavoro è attualmente controllata dalla famiglia Damiani, player mondiale nel settore della gioielleria super lusso. Un’opera magistrale che solo un’antica “bottega” del calibro di Venini sarebbe stata in grado di realizzare. Sono 100 i compleanno scanditi sotto il cielo di Murano per una fornace che vanta, pur senza vantarsi, “straordinarie tecniche manuali artigianali”. Questa è Arte, Lusso, Storia, Inebriante Profumo. Che vale 200 mila euro.