Ogni anno l'attesa dell'avvento dell'anno nuovo è un momento di grande adrenalina, nella speranza che porti con se cose migliori. Così a mezzanotte schioccano i tappi di spumante e si riempiono i calici per dare il benvenuto al nuovo arrivato. Un rito di passaggio che affonda le sue radici nella storia.
Quasi in tutto il mondo la tradizione vuole che si festeggi il Capodanno il 1 gennaio, primo giorno secondo il moderno calendario gregoriano, in prossimità del solstizio d'inverno settentrionale.
Il primo luogo dove il capodanno solare arriva prima, a causa del fuso orario, è l'Isola di Kiritimati, nella repubblica di Kiribati a ben 14 ore di distanza dall'Italia, seguito a ruota da Auckland in Nuova Zelanda a 12 ore di distanza da noi.
La notte più lunga ha avuto inizio a Rio de Janeiro quando in Italia erano le 3:00 di notte, e a New York erano le nostre 6:00 del mattino quando Time Square gremita di gente festeggiava l'avvento del 2023.
Ma non tutte le culture osservano il calendario solare. In alcune tradizioni si adotta un calendario lunisolare, in alcuni paesi il calcolo dei mesi è su base lunare.
E il capodanno si festeggia nel mondo in momenti diversi dell'anno
Facciamo qualche esempio, una carrellata che non intende essere esaustivo di tutte le culture del mondo.
In Cina il calendario segue il ciclo lunare e il capodanno cade tra il 21 gennaio e il 20 febbraio. I festeggiamenti per l'arrivo del nuovo anno partiranno il 22 gennaio per chiudersi definitivamente il 5 febbraio 2023 con la Festa delle Lanterne e l'ingresso nell'anno del Coniglio d'acqua.
La festa delle Lanterne coincide sempre con la prima luna piena del nuovo calendario e definisce la fine del periodo dei festeggiamenti, togliendo le decorazioni per le festività, e l'inizio della vita e dell'attività del nuovo anno. Così per tradizione al tramonto vengono accese scenografiche lanterne colorate e si festeggia in famiglia con piatti tipici cucinati insieme, mentre nelle città si può partecipare alle attività folkloristiche, fuochi d'artificio e danze popolari organizzate nelle strade addobbate.
Il capodanno islamico cadrà invece il 19 di luglio 2023.
Secondo il calendario lunare islamico questa festività si posiziona nel primo giorno del mese di Muharram. La festa non dura solo un giorno, ma ben dieci, per arrivare fino al giorno di Ashurache a ricordo della battaglia di Kerbala in cui perse la vita la nipote di Maometto.
La festa è caratterizzata nel mondo sciita da digiuno e preghiera, come una sorta Ramadan facoltativo, dove musica e balli sono severamente vietati. Mentre nel mondo sunnita, soprattutto in Nord Africa, i festeggiamenti si avvicinano più ai nostri occidentali, con momenti di condivisione, gioia, tra pace e abbondanza.
Il Giappone festeggia lo Shogatsu il 1 gennaio
La festa della "vigilia" tradizionalmente si passa in famiglia, seguendo programmi in tv o animando la serata con giochi, ed ha una grande importanza. Molti giapponesi si recano nei templi buddisti per aspettare i 108 rintocchi che inaugurano l'anno nuovo. Tra le operazioni rituali che vedono la preparazione della festa c'è la pulizia della fine dell'anno per liberarsi dello sporco vecchio e presentarsi al nuovo anno rinnovati e puliti; il Nengajo, cioè la scrittura dei biglietti augurali che vede impegnati i giapponesi già dalla metà di dicembre.
Abitudine consolidata è l'Otoshidama, cioè regalare una o più banconote di denaro in una busta ai bambini come segno augurale, tradizione che deve essere mantenuta almeno fino alla fine delle scuole superiori.
Il capodanno ortodosso è una festività che non porta molte differenze da ciò che troviamo nella maggior parte delle case italiane. Eccetto che per la data, poichè cade tra il 13 e il 14 gennaio. Le tradizioni sono diverse a seconda delle parti del mondo in cui si festeggia. Tra i costumi ricorrenti preziosi da menzionare c'è quello di cospargere le strade di chicchi di grano per richiamare l'abbondanza del nuovo anno.
La data del capodanno ebraico non è sempre la stessa, ma cade tra settembre e ottobre e il capodanno è già stato festeggiato il 26 e 27 settembre: Rosh ha Shana cade esattamente 162 giorni dopo la festività di Pesach, anch'essa festa mobile.
SI tratta di una festa di forte spiritualità, di introspezione e di autoesame poichè i libri sacri la indicano come il momento in cui tutte le creature vengono esaminate al cospetto del Signore. I festeggiamenti si svolgono in due giorni, detti "del ricordo" degli uomini che meditano sulle violazione dei precetti sacri, e "del giudizio" di tutti gli uomini. E in questa festa che viene suonato lo Shofar, il corno d'ariete, che ricorda al popolo ebraico l'avvicinarsi del Giudizio Divino. I due giorni di capodanno sono considerati come un unico lungo giorno, nelle cui sere le candele devono rimanere sempre accese e si recitano le benedizioni. Tradizionalmente ci si libera delle cose vecchie in uno specchio d'acqua recitando preghiere e la cena in famiglia ha un grande significato religioso.
Tra i piatti serviti necessariamente non devono mancare le teste di animali, come quelle di agnello o pesce, a simboleggiare l'inizio dell'anno. Mentre a fine pasto viene servita molta frutta come la mela bagnata nel miele, e il melograno, a simboleggiare l'abbondanza. Non può ovviamente mancare lo Challah, il pane rotondo che viene diviso tra i commensali e intinto nel miele e nel sale ad augurare un anno dolce, piacevole e privo di difficoltà.
Il capodanno tibetano cadrà il 21 febbraio
La festa di Losar è il più grande evento dell'anno in Tibet e le celebrazioni durano per ben 15 giorni. I festeggiamenti hanno un carattere prettamente religioso, e i più importanti vengono effettuati i primi tre giorni quando si beve la changkol dal chhaang, una specie di birra locale.
Sebbene cada spesso nello stesso giorno del capodanno cinese, sembra che non abbia alcuna parentela con esso, ma probabilmente è più affine allo tsagaan Sar mongolo. Il giorno prima della vigilia di Losar i monaci iniziano le preparazioni alla festività, pulendo il monastero e preparando il guthuk, un tipo particolare di noodles. I monasteri vengono decorati, e qui vengono portate offerte. All'alba dell'ultimo giorno i monaci offrono la torta sacrificale alla dea Palden Lhamo, membro più alto delle divinità protettrici. Dopo ciò è il momento delle preghiere che riuniscono gli abati dei tre grandi monasteri, i lama, i monaci reincarnati, e gli ufficiali del governo. Seguono altri complessi momenti rituali. Il popolo è incluso nei festeggiamenti solo al terzo giorno, con cibo e bevande.