Firenze offre un’occasione imperdibile agli amanti della cultura: dal 13 gennaio è possibile visitare il cantiere del restauro della statua equestre di Cosimo I de’ Medici, una delle principali opere di Piazza della Signoria, sede del potere civile, scrigno di storia e tra le principali mete di cultura della città.

Come partecipare alle visite guidate alla statua di Cosimo I

Le visite guidate, partite già a dicembre, sono completamente gratuite, ma la prenotazione è obbligatoria sul portale adibito e saranno via via programmate fino alla fine dei lavori di restauro.

Sul sito, all'inizio del mese, è possibile vedere le date per il mese successivo.

Al momento sono disponibili 13 e 27 gennaio, 10 e 24 febbraio negli orari 9.00, 10.00 per i privati, 11.00 e 12.00 per le scuole. La durata di ogni percorso è prevista di 40 minuti.

Per le scolaresche è consentita la partecipazione di una classe per fascia oraria, per i privati il numero massimo di partecipanti è di 15 persone.

Sarà possibile dunque entrare nella struttura che protegge i vari elementi del monumento e i restauratori al lavoro, ripercorrere la storia della statua, conoscerne i materiali, scoprire la storia degli interventi che sono stati fatti e quelli in programma per riportarla al suo splendore originale.

Si tratta di una modalità che restituisce una visione nuova dei monumenti attraverso i cantieri di restauro, facendo partecipare i cittadini alla storia della conservazione del patrimonio di Firenze, e permettendo loro di appassionarsi sempre di più, e con grande emozione, al patrimonio artistico che li circonda. Una strada già percorsa con successo con l'apertura dei cantieri della Fontana del Nettuno, della Cappella Brancacci, e della Sala degli Elementi in Palazzo Vecchio.

Un precedente smontaggio della statua venne effettuato durante la Seconda guerra mondiale quando, per proteggerla dai bombardamenti, venne trasferita alla villa di Poggio a Caiano. Fu in quell’occasione che si riuscì a determinare lo spessore del bronzo e a ritrovare la ricchezza decorativa del Toson d’oro sul petto di Cosimo, nonché la firma del Giambologna su una briglia e la data dell’opera.

L’ultimo intervento di restauro risale al 1992.

Come è stato possibile dare il via al restauro

Per procedere all’avvio dei lavori di restauro il monumento è stato smontato lo scorso settembre, grazie all’ausilio di una gru che ha sollevato il Granduca di Toscana posizionandolo su un appoggio di legno. Questo per permettere di fermare le ossidazioni e proteggere dalle corrosioni anche l’interno del cavallo che ha una cavità sotto la sella.

L'opera bronzea commissionata nel 1587 da Ferdinando I de Medici per celebrare il padre -primo Granduca di Toscana- scomparso il 21 aprile 1574, tornerà nell'assetto originale, sul piedistallo marmoreo, solo alla fine dei lavori prevista per marzo.

Le forze in opera per questo restauro

I lavori sono eseguiti da Cooperativa Archeologia con il supporto del CNR per le indagini diagnostiche, sotto la direzione del Servizio Belle Arti del Comune e la sorveglianza della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio.

Il restauro, fortemente voluto dal Comune di Firenze, è realizzato grazie all’accordo con la maison fiorentina Salvatore Ferragamo S.p.A. che, tramite Art Bonus, ha elargito un’erogazione liberale di oltre un milione di euro.