Anche nella città di Firenze tornano il 27 gennaio le celebrazioni per il Giorno della memoria, con la commemorazione internazionale delle vittime dell’Olocausto durante la seconda guerra mondiale.

Per questa giornata, anche nel 2023, il capoluogo toscano offre diverse iniziative culturali e di memoria storica.

Le iniziative a Firenze per il Giorno della Memoria

La città di Firenze propone un ricco calendario di eventi culturali per il 27 gennaio. Non mancherà la deposizione di corone alle lapidi che ricordano i caduti deportati nei campi di sterminio.

Non solo il Comune e i cinque quartieri cittadini offrono eventi di rilievo, ma anche le biblioteche fiorentine celebreranno questa giornata con una serie di incontri, presentazioni e proposte di lettura (il cui calendario si trova sul sito dedicato), ma anche due istallazioni. È visitabile dal 24 gennaio al 5 febbraio presso la biblioteca Dino Pieraccioni “I film della memoria”, una mostra che un viaggio attraverso alcuni fotogrammi dei più significativi film per adulti, bambini e ragazzi che hanno proposto il ricordo dell’orrore dello sterminio dell’Olocausto. Nelle stesse date i locali della biblioteca Mario Luzi ospiteranno "I libri della memoria" che ricorda le vittime della Shoah e affronta il tema delle leggi razziali attraverso un viaggio tra le immagini riprese da libri per bambini e ragazzi.

Inoltre il panorama fiorentino offre mostre, conferenze, concerti e spettacoli teatrali dedicati a questa giornata.

Percorsi a Firenze a tema Shoah

Per ripercorrere il tema delle deportazioni e dello sterminio tra le strade di Firenze non mancano le occasioni, prima tra tutte visitando la Sinagoga e Museo Ebraico di Firenze che posticipa le celebrazioni a domenica 29 gennaio, con eventi e manifestazioni, e la proiezione del film “Jona che visse nella balena”, una storia ambientata nei campi di concentramento.

Al Memoriale italiano di Auschwitz, presso il centro Ex3 a Gavinana da giovedì 27 a lunedì 31 gennaio sono in programma visite straordinarie gratuite su prenotazione. Si tratta di un’opera d’Arte che fu istallata nel blocco 21 del campo di sterminio nel 1979, e poi portato a Firenze nel 2014 dopo il pericolo di smantellamento per la temuta chiusura del museo, perché fortemente si è creduto nel suo valore storico, culturale, artistico e civile.

Al suo esterno, il 27 gennaio alle ore 14.30, sarà tenuta una cerimonia con il Sindaco Dario Nardella, il presidente dell’Aned Laurea Piccioli, e il presidente dell’Istituto storico della Resistenza e d’Età contemporanea Giuseppe Matulli.

È anche possibile effettuare una visita all’Ex carcere duro delle Murate, su prenotazione dalle 16 e alle 17.30 di giovedì 27 gennaio. Qui sono ancora visibili i segni, i disegni e le scritte originali lasciate dai detenuti politici che in epoca fascista si adoperarono nelle file della Resistenza.

Per completare il percorso sarà possibile passare dal binario 16 della Stazione di Santa Maria Novella dove un monumento - ideato da uno studente dell’istituto d’arte di Firenze - è stato posto, nel 2013, a ricordo degli oltre 300 ebrei rastrellati dai nazifascisti il 9 novembre 1943, e che da qui partirono per Aushwitz.

Nella stessa stazione al binario 6 una targa è stata posta nel 1991 in memoria di quel treno che l’8 marzo 1944 che da lì partì, carico di deportati politici destinati ai campi di concentramento.

Le Pietre d’inciampo

Intanto c’è un modo del tutto nuovo per ripercorrere a Firenze i giorni del nazifascismo e delle deportazioni. Chi ha voglia di camminare per la città anche al di fuori delle rotte usuali può infatti andare alla ricerca delle Pietre d’inciampo.

Si tratta di un progetto monumentale europeo, nato dall’iniziativa dell’artista Gunter Demnig (nato a Berlino nel 1947) per tenere alla memoria tutti i deportati nei campi di concentramento e sterminio nazisti che non hanno fatto ritorno a casa.

Piccoli quadrati di ottone delle dimensioni di un sampietrino (10 x 10 cm) vengono incastonate sul selciato difronte alla casa dei deportati che non sono più tornati. Sopra vi sono impressi i loro nomi le date di nascita, della cattura e - quando è possibile - quelle della loro morte.

Sono più di 70mila le pietre d’inciampo in tutta Europa. In Italia le prime ad essere posate furono le Pietre d’inciampo di Roma nel 2010.

A Firenze esse sono state incrementate nel numero proprio di recente grazie al progetto del Comune di Firenze e della Comunità Ebraica di Firenze: ne sono state istallate 28 pochi giorni fa che vanno a sommarsi alle 24 già collocate nel 2020.

Mentre per le prime si trova agilmente la mappa sul web per poter seguire un itinerario, quelle di più recente collocazione non sono state ancora inserite.

Questo l'elenco di quelle installate la settimana scorsa:

  • Piazza indipendenza 5 per Bruno Cagli
  • via Leone X 4 per Riccardo, Enrico e Margherita Dalla
  • via dei Pilastri 54 per Galileo Baccelli,
  • via Palazzolo 25 per Irma e Affortunata Servi
  • via Romana 67 per Oscar Cipriani
  • via Fiume 17 per Giulio Cesare Forti,
  • viale Lavagnini 41 per Vittoria Alatri
  • via Fossombroni 2 per Cesare Forti,
  • via Giambattista Vico 11 per Ione e Zaira Coen
  • in via di Capodimondo 8 per Dillio Cinelli
  • via Degli Artisti 41 per Daria Mondolfi
  • via Fabbroni 26 per Giuseppe e Ugo Ferro e Albertina Cassuto
  • via delle Panche 142 per Goffredo, Leone, Giuseppe, Jenny e Liliana Passigli
  • via Benedetto Da Maiano 7 per Alessandro e Violetta Valobra e Giulia Giuditta Colombo.
  • via di Ripoli 124 per Cesare Mori
  • via Aretina 133 per Bruno Corsi