Nonostante ancora non sia intercorso unmese, già oltre 3000 coppie desiderose di intraprendere una Gravidanzasi sono rivolte ai centri specializzati per la fecondazioneper richiedere l'accesso allafecondazione eterologa. Questo boom è la diretta conseguenza della sentenzadella Corte Costituzionale cheha sancito la caduta del divieto contenutonell'articolo 3 comma 4,cardine della legge 40 del 2004.Cadono anche tutte lesanzioni previste dalla legge per i medici che prestavano la loroopera per attuare la fecondazione eterologa.
Lanorma permetteva solo la fecondazione omologa, ovvero con ovuli e spermatozoiprelevati alla coppia genitoriale, lo scopo era di tutelare ildiritto del nascituro a conoscere i genitori e costituiva un forteostacolo alla gravidanza per tutte quelle donne parte di una coppia in cui uno dei membri, o entrambi, fossero sterili.
Lasentenza che ha stravolto la legge 40, già fortemente minata dallepronunce della Corte Costituzionale giuntea quota 30 e la maggioranza di esse favorevoli alle richieste dellecoppie, è arrivatail 9 aprile del 2014, ma viste le numerose richieste è logicopensare che fosse molto sentita l'esigenza di far cadere questoennesimo divieto molto penalizzante, che ha visto un vero e proprio boom di ricorsi alla fecondazioneoltralpe.
Elisabetta Coccia, presidentedell'associazione Cecos cheriunisce tutti i centri di fecondazione, oltre a rendere noti i dati,afferma che per poter procedere, nel caso in cui non si sia muniti diuna sentenza specifica che autorizzi a far eseguire la fecondazioneassistita eterologa, occorre attendere le linee guida delMinistero della Salute.
Di rimbalzo ilministro Lorenzin, in quota NCD (Nuovo Centrodestra), ovvero il ramo staccatosi daForza Italia, che aveva fortemente voluto la legge 40 del 2004,ha affermato che per poter avere le linee guida è necessarioattendere le motivazioni della sentenza della Corte Costituzionaledel 9 aprile 2014. Per ora quindi nulla di fatto, o meglio, ancoranon si è propensi ad istituire un tavolo tecnico proprio comerichiesto da Elisabetta Coccia.
Va detto che giàall'indomani della sentenza si levarono molti scudi contro lasentenza, in particolare da parte da Famiglia Cristiana, storicarivista legata al mondo della Chiesa che ha sempre osteggiato ilricorso alla fecondazione assistita eterologa. Si parlò di follia.Il ministro Lorenzin, invece, già in quella occasione parlò di unalegge svuotata e quindi della necessità che il Parlamento sipronunciasse in materia perché non sarebbe bastato un attoamministrativo come le linee guida ministeriali.
Escamotageper rendere i tempi lunghi, basti pensare ad altri disegni dilegge fermi da molti anni, ad esempio, quello sul testamentobiologico scritto in fretta in seguito alla vicenda di EluanaEnglaro e mai portato a compimento.
Per le futuremamme e i loro compagni si prospetta un periodo di forteconfusione visto che ancora non si è deciso quale via adoperare perrendere effettiva la caduta del divieto: legge o linee guidaministeriali?