Chi può affermare di avere avuto o di vivere attualmente un rapporto di tipo idilliaco con la suocera? Credo poche, se non sparute fortunate che possiamo contare sulle dita di una mano. Perchè, diciamocelo con franchezza, quando la famigerata figura della madre del nostro maritino o partner inizia ed irrompere nella nostra vita quotidiana e familiare, cominciano tutta una serie di insofferenze e fastidi che spesso, come è ovvio, ricadono pure sul figlio sfortunato della megera di turno.
E questo accade perchè, come sempre succede, la suocera per antonomasia riesce a carpire tutte le circostanze possibili, anche quelle più futili, insinuandosi come un furetto attento e insidioso, per sminuire l'operato della nuora o per farla sentire inadeguata profondendole, a suo dire, perle di saggezza su come gestire un menage, relazionarsi con il marito ed educare i figli.
Già, perchè poi quando arrivano i figli, la suocera imprudente si fa più pressante che mai, sciorinando perle di fastidiosa cultura pedagogica e pediatrica.
Così, sovente, da nuore ci si imbatte in quelli che sono dei classici da antologia delle osservazioni e delle rimostranze che sono solite aleggiare sulla bocca della suocera. Gli appunti "suocereschi" hanno per oggetto quasi sempre il figlio, poi i nipotini e infine la casa o le faccende domestiche.
Per la sezione "Figlio, cuore di mamma", al primo posto in assoluto si posiziona la classica questione: "Mio figlio mi sembra piuttosto dimagrito, ma gli prepari da mangiare?", seguito dal secondo "Ma tu il ragù lo prepari con lo stesso procedimento che uso io?
No, perchè ora ti spiego passo passo la ricetta".
Al terzo posto troviamo l'immancabile "Ho come l'impressione che i maglioni e le camicie di mio figlio siano un pò sciupati e scoloriti, ma che temperatura usi per fare il lavaggio in lavatrice? Io non supero mai i 30°- 40°...".
Il tormentone si fa più interessante quando con l'arrivo dei nipotini.
Per la serie "Il nipote è mio", troviamo la domanda che scatena quasi sempre un dibattito post-nursery: "Non trovi che questo/a bambino/a somigli in tutto e per tutto al mio ramo familiare, ma com'è possibile?" se non addirittura " Non capisco a chi possa somigliare" , roba da scatenare divorzi immediati. Al quinto posto, specie se il nipotino viene allattato al seno, c'è "Ma tu sei sicura che prenda il latte necessario per crescere?
Perchè non gli dai il biberon?!" e poi "Non credi che tenere il bambino in braccio o nella fascia porta-bebè lo possa rendere insicuro? Io i miei figli li lasciavo piangere nella culla". Al settimo posto, "Non capisco, com'è che i bambini con me mangiano e non piangono e con te fanno i capricciosi!".
Se poi si cade in argomento casa e faccende domestiche per la serie "Come tengo in ordine e pulita la casa io, nessuno", all'ottavo posto si posiziona la fastidiosa domanda "Ma tu che detersivo usi per i pavimenti? Hai le piastrelle opache, non userai mica lo sgrassatore?!", oppure, se avete operato qualche piccolo cambiamento in casa, lei, la suocera, ci deve assolutamente mettere il becco "Ma perchè il divano lo avete comprato in stile moderno?
Io lo avrei preso in stile Luigi XIV e ci avrei messo un bel tappeto persiano sotto". Al decimo posto, infine, l'implacabile monito "Puliscili bene i piatti e i bicchieri perchè altrimenti rimangono residui di saponata e fai venire un'intossicazione ai bambini!".