Grazie alla tomosintesi oggi è più facile diagnosticare i tumori al seno. Conosciuta anche come mammografia 3d, o tridimensionale, la tomosintesi è al momento l'esame diagnostico più accurato per la prevenzione dei tumori al seno. Rispetto alla mammografia tradizionale, questo innovativo strumento di diagnosi si è dimostrato più efficace nell'individuare le cellule tumorali del carcinoma mammario. Lo dimostra un recente studio condotto presso l'Università di Lund, in Svezia, che ha coinvolto 7500 donne di età compresa tra i 40 e i 74 anni. La ricerca ha prodotto risultati davvero incoraggianti: lo studio ha dimostrando che la tomosintesi è in grado di scovare il 40% in più di tumori al seno rispetto alla mammografia, riuscendo a individuare anche le cellule tumorali sfuggite all'esame tradizionale.
Prevenire i tumori al seno è più facile con la tomosintesi
La diagnosi precoce è sicuramente lo strumento più efficace che le donne hanno per sconfiggere i tumori al seno, perché individuare la malattia nei primi stadi significa avere maggiori possibilità di vincerla. La tomosintesi è una mammografia in tre dimensioni, basata sulla tecnologia della tomografia. L'apparecchiatura anziché restare fissa, ruota attorno al seno per scansionarlo e fornire immagini ottenute dall'elaborazione dei diversi strati del tessuto mammario. In questo modo il seno viene scomposto in sezioni dello spessore di un millimetro, per cui è più facile evidenziarne la minima alterazione.
La tomosintesi per chi è indicata?
La tomosintesi è uno strumento diagnostico utile per studiare il tessuto mammario che con la mammografia tradizionale è più difficile da interpretare. È il caso del seno delle donne più giovani, caratterizzato da un tessuto mammario più denso, che può dare origine a interpretazioni fuorvianti. Il risultato che la tomosintesi è in grado di dare, essendo più accurato, riduce per la donna la frequenza di sottoporsi a indagini diagnostiche per la prevenzione dei tumori al seno e lo stress psicologico di incorrere in falsi positivi. L'esame richiede qualche minuto in più rispetto alla mammografia, è meno fastidioso perché la compressione del seno è inferiore, e non espone la donna al rischio di maggiori radiazioni.
La tomosintesi, introdotta negli Stati Uniti già nel 2011, è disponibile anche in diversi centri italiani come Milano, Firenze, Bologna, Torino, Trento, Verona, Udine e Genova. Ci si augura che nell'arco del prossimo decennio sostituisca la mammografia tradizionale in tutti i centri di diagnosi per la prevenzione dei tumori al seno.
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