Sempre più spesso si ricevono notizie riguardanti generici malesseri e, alle volte, ben più gravi patologie che sarebbero causate nei bambini da alimentazioni considerate scorrette e squilibrate. Le diete vegane e vegetariane sono state più volte oggetto di critiche e accusate di non fornire ai soggetti in crescita adeguati apporti nutritivi. Il vegetarianesimo consiste nella rimozione della carne dalla propria dieta e differisce dal più radicale veganesimo, il quale prevede invece la totale assenza di ogni cibo di derivazione animale, e perciò anche di uova e latticini.
Non di rado la scelta a favore di queste alimentazioni ha motivazioni etiche, più che prettamente salutistiche; tuttavia, da molti vengono ritenute più sane e salutari della dieta onnivora. Di seguito le opinioni di alcuni esperti.
Diete vegana e vegetariana
Il professor Marcello Ticca,vicepresidente della Società di scienze dell'alimentazione ha recentemente dichiarato, in un'intervista a Rainews, che "gli infanti hanno bisogno di un fabbisogno di energia elevato che difficilmente riescono compensare con il consumo di un’elevata quantità di cibo di origine vegetale”. Inoltre, la dieta vegana porta anche ad una carenza di vitamina b12, ferro e calcio, i quali sono elementi assolutamente importanti per la crescita dei bambini.
Anche la dieta vegetariana presenta controindicazioni, specialmente dovute alla difficoltà nell'assunzione di ferro, in caso di mancanza di carne nella dieta.
Secondo Leonardo Pinelli, professore vegano di pediatria, la dieta vegana e vegetariana richiedono un'attenta pianificazione, specialmente rivolta all'integrazione di quegli elementi che non possono essere assimilati con queste diete e che nei bambini sono particolarmente importanti.
Non sempre i pediatri sono adeguatamente preparati da questo punto di vista, e questo potrebbe rappresentare un rischio per la salute del bambino o dell'infante. Da considerare anche che la questione può assumere una diversa connotazione: in fondo, la "scelta" viene imposta al bambino e, quindi, sarebbe forse più opportuno che essa fosse lasciata a lui stesso, da adulto, senza imposizioni da parte dei genitori.