Anche per l’anno 2016, tramite la Legge di Stabilità, il Governo italiano ha riconfermato il Bonus bebè ideato per aiutare economicamente le mamme per i primi tre anni della nascita del figlio. Il Bonus Bebè può essere erogato ad ogni bambino nato tra il 1 Gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017, per poterlo richiedere occorre rientrare in una serie di parametri meglio indicati in seguito.

I requisiti richiesti

Intanto è importante dire che l’assegno di natalità può essere richiesto dai genitori di bimbi nati nel periodo sopraindicato oppure adottati, a fare domanda possono essere famiglie italiane o comunitarie o, ancora, extracomunitarie con permesso di soggiorno.

L’assegno erogato sarà di 960 euro l’anno, corrisposto mensilmente e potrà essere richiesto da nuclei familiari che nell’ISEE non superano 25.000 euro. La cifra dell’assegno raddoppia se il valore ISEE del nucleo familiare non supera la somma di 7mila euro.

Come fare domanda

La domanda per poter ricevere l’assegno per il Bonus bebè si deve avanzare all’ente previdenziale (Inps) e a farla deve essere il genitore che ha a carico il bambino; La domanda può essere fatta in via telematica, tramite il portale dell’Inps e il rilascio del Pin, ma se questa procedura dovesse risultare macchinosa e complicata, è sempre possibile affidarsi al patronato di fiducia. La domanda può essere presentata entro 90 giorni dalla nascita del figlio o dall’ingresso dello stesso nel nucleo familiare, nel caso si tratti di una adozione.

Un’altra cosa molto importante è che i soldi erogati per il Bonus Bebè non sono soggetti a tassazione.

Va specificato anche che qualsiasi variazione della situazione reddituale o all’interno del nucleo familiare va prontamente comunicata all’Iinps in quanto potrebbe rappresentare motivo di decadenza.

Dopo il successo dello scorso anno con tantissime domande presentate, quindi, ritorna il Bonus Bebè che, ancora una volta, rappresenta uno spiraglio per le neo mamme che, per badare ai neonati, non possono lavorare. Il bonus bebè è uno strumento voluto dal Governo per cercare di incrementare la percentuale di natalità nel bel paese.