Un decreto del Re saudita Salman ha stabilito che, con decorrenza Giugno 2018, cadrà la proibizione per le donne di mettersi al volante. L'Arabia Saudita è infatti l'unica nazione al mondo dove alle donne non è consentito guidare un'automobile. La notizia ha avuto ampia risonanza mondiale ed è stata riportata talvolta con entusiasmo da numerose testate giornalistiche, che vedono in questa decisione un passo in avanti per i diritti delle donne. Ma è davvero così? Oppure si tratta di un'operazione volta principalmente a migliorare l'immagine internazionale del regno?

Il dubbio è legittimo, alla luce delle numerose proibizioni alla quale le donne saudite dovranno continuare a sottostare. Vediamo le principali.

Il permesso dell'uomo

L'Arabia Saudita è una monarchia assoluta islamica, dove vige la rigorosa "Sharia", la cosiddetta "legge coranica", interpretata in modo rigido. L'ordinamento saudita prevede la pena di morte per numerosi reati, tra cui l'apostasia, ma è proprio nei confronti delle donne che la legge è particolarmente dura e restrittiva. Oltre alle numerose proibizioni e restrizioni, ci sono diverse attività che richiedono l'autorizzazione in forma scritta del tutore maschio, un limite che non ha vincoli di età e che resta in vigore per tutta la vita.

In Arabia le donne sono costantemente controllate da un uomo: generalmente il padre e poi il marito, ma in assenza di questi a regolarne la vita possono essere un fratello o persino un figlio. Senza il permesso del tutore le donne saudite non hanno diritto di richiedere il passaporto e uscire dal paese, sposarsi, lavorare, e persino accedere ai servizi sanitari.

Guidare, ma non acquistare un'auto

Un altro aspetto non secondario è che il permesso di guidare non si traduce in quello di poter acquistare un'automobile autonomamente. E dal momento che la possibilità di guidare dovrà coniugarsi con le esigenze dettate dalla sharia, è probabile che anche per guidare, nonostante l'apertura annunciata dal governo, sarà necessario disporre del permesso del tutore.

Potrebbero essere inoltre introdotte ulteriori limitazioni, per esempio autorizzare la guida di autoveicoli da parte delle donne solo per recarsi a fare la spesa, sul luogo di lavoro o altre commissioni, negando la possibilità di guidare per altri scopi. Fino ad oggi le donne non potevano guidare in nessun caso, nemmeno con il permesso del padre o del marito. Si tratta sicuramente di un piccolo passo in avanti, ma la strada che l'Arabia Saudita deve percorrere prima di arrivare a garantire libertà alle donne è ancora lunga e tortuosa.