Non è semplice fare la mamma in Italia. In certe regioni, poi, è quasi impossibile. Domenica prossima, 13 maggio 2018, è la Festa della mamma, occasione per dire grazie a tutte le mamme, persone che hanno fatto, fanno e faranno tanto per i propri figli. Save the Children, proprio in questi giorni, ha voluto diffondere un dossier contenente una classifica delle regioni italiane relativa alla maternità, partendo da quelle in cui è più semplice essere madri fino ad arrivare a quelle in cui ciò è più difficile. Ebbene, la situazione è deprimente per le regioni del Mezzogiorno: la Campania, in particolare, è la meno 'mother friendly'.

È, invece, solo un po' più facile essere madre in Puglia, in Sicilia o in Basilicata.

Difficile conciliare famiglia e lavoro per le mamme italiane

Dal rapporto di Save di Children si evince che le madri del Nord Italia 'faticano' di meno nel loro ruolo. Tra i luoghi dove è più facile essere madri ci sono le Province di Bolzano e Trento, rispettivamente al primo e al secondo posto della classifica. Bene anche Valle d'Aosta (terzo posto), Emilia Romagna (4°)) e Friuli-Venezia Giulia (5°).

Per le mamme italiane non è facile conciliare famiglia e vita lavorativa. E quando non ci si riesce, di solito si lascia il lavoro. Non è un caso che, rispetto alle altre nazioni europee, l'Italia ha uno dei tassi più alti di disoccupazione delle donne e, in particolare, delle madri.

Il Bel Paese offre pochi servizi per l'infanzia.

Primo figlio a 31 anni

Le donne italiane occupano la prima posizione, in Europa, nella classifica dell'anzianità delle madri: fanno il primo figlio a 31 anni. Deprimente anche il dato sul numero medio dei figli: 1,34. Il tasso di natalità, in Italia, è in costante discesa dal 2008.

Colpa anche, e soprattutto, dell'impossibilità di conciliare lavoro e famiglia.

Ricapitolando: in Italia le donne fanno pochi figli e il tasso di disoccupazione delle donne del Bel Paese, invece, è elevato. Le donne, infatti, sono discriminate, per quanto riguarda la maternità, specialmente al Sud e, in particolare, in Campania.

Sembra che al Nord, soprattutto in Trentino, sia più semplice contemperare le esigenze familiari con quelle lavorative.

Alla luce del report diffuso da Save the children, è necessario che le istituzioni facciano la loro parte, migliorando la condizione delle mamme italiane. Lo ha rimarcato, nelle ultime ore, anche Raffaella Milano, direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children, secondo cui è inconcepibile dare così scarsa attenzione alla maternità in una nazione in cui si è registrato un costante crollo delle nascite.