Il ruolo delle reti sociali nell’economia italiana è fondamentale per ampliare la rete e i clienti. Cambia il modo di vendere, muta il paradigma economico, al fine di allinearsi alle nuove esigenze del 21° secolo. L’esempio arriva dal Veneto, dove le esportazioni hanno consentito di resistere durante la crisi economica. C’è un sostanziale deficit nella regione dovuto alla ridotta dimensione delle imprese operanti nel territorio, rappresentando un limite nella competizione internazionale. La via di salvezza può essere garantita dalle alleanze tra le imprese dopo il fallimento dei distretti industriali.

La parola d’ordine del nuovo assetto economico in via di definizione resta solo una: fare rete.

Il Veneto può vantare una forte coesione sociale. È un legame che, nel tempo, ha dato forma a una società basata su attive forme di associazionismo. Le diverse espressioni della rete hanno agevolato lo sviluppo sociale, economico, imprenditoriale.

Gli imprenditori hanno sempre contato su un capitale sociale vibrante, su quei legami deboli che integrano quelli forti della famiglia, capaci di far circolare personale e informazioni in poco tempo e con efficienza. Nella regione la società e l’economia si intrecciano continuamente, dando vita a piccole e medie imprese manifatturiere, organizzate sul territorio in network e gestite dalle stesse famiglie che tengono unite tutte le parti della comunità.

Per competere sui mercati esteri è necessario guardare tra i confini regionali, al fine di riscoprire la ricchezza posseduta dal Veneto: la capacità di fare comunità e di fare squadra. È sufficiente prendere in esame alcune cifre per comprendere l’importanza delle reti sociali. I contratti di rete stipulati dalle imprese venete a maggio 2012 sono in aumento del 54% rispetto al 2011.

Il margine di miglioramento è ancora elevato. Solo il 9% delle imprese venete aderisce a una rete.

Il futuro dello sviluppo economico regionale risiede nel passato del Veneto, con la sua tradizionale capacità di mettere in rete conoscenze e risorse. Sarebbe opportuno, specie nei momenti di crisi, fermarsi a guardare per non dimenticare ciò che può offrire la comunità.