Nonostante le elezioni politiche in arrivo, Telecom non ha sospeso le trattative e la valutazione delle offerte per l'acquisto dell'emittente tv La7. L'emittente televisiva è a capo di Ti Media, quella per cui si tratta la cessione dei diritti.

Le proposte sul tavolo erano quelle di Della Valle, patron di Tod's, il quale si era formalmente interessato qualche giorno fa, e il fondo Clessidra di Claudio Sposito come terzo concorrente nell'acquisizione.

Ora il gruppo Cairo Editore ha due settimane per portare in porto l'operazione nella sua totalità con Telecom Italia Media, si prevede dunque per inizio marzo il buon esito della trattativa che pare già scontato.

Urbano Cairo ha già commentato la notizia riportata dai mass media, parlando di come si debba essere celeri nel portare avanti un'emittente televisiva, questo ha lasciato intendere quanta fiducia si abbia sul termine in positivo dell'operazione.

Il motivo per cui Telecom Italia Media ha deciso di trattare solo ed esclusivamente con Cairo Editore, l'ha rivelato Tarak Ben Ammar, consigliere del cda, che tiene a precisare che la decisione è stata presa a maggioranza ma non all'unanimità, e che era quella d'interesse economico maggiore.

Sembra che un po' male ci sia rimasto Della Valle, che aveva intenzione di creare un polo informativo alternativo e indipendente, che coinvolgesse professionisti già attivi a La7, insieme ad altri che sarebbero subentrati, ma la sua offerta in realtà, non è nemmeno stata presa in considerazione realmente, in quanto con tanto tempo a disposizione, è giunta troppo tardi.



Fa chiacchierare il fatto che Cairo sia stato ex Direttore di divisione di Publitalia, società di proprietà di Berlusconi, per cui già si vocifera che il Cavaliere con La7 avrà un'altra rete televisiva, ma Urbano Cairo smentisce, la Cairo Editore fa storia a sé.