Recessione sempre più grave per l'economia italiana, consumiche a gennaio calano del 2,4% rispetto allo stesso mese dello scorso anno edello 0,9% rispetto al dicembre del 2012 tornando ai livelli registrati nel2004. Il 2013 si prospetta dunque un anno di recessione secondo quantoannunciato dai dati di Confcommercio.

Nel dettaglio, cala del 2% la spesa per ibeni e del 3,7% la domanda dei servizi; si registrano cali significativi delladomanda in quasi tutti i settori a partire da quello dei "beni e servizi per lamobilità" che segna -10,1%; seguono il settore di alimentari, bevande etabacchi con un -3,9% , stessa percentuale sul quale si attesta anche ilsettore "abbigliamento e calzature"; settori che già da qualche anno registranoun calo progressivo della domanda.

In controtendenza il settore dei beni eservizi per la comunicazione che, così come fatto nel 2012, fa registrare unaumento della domanda del 5,7%. Per Confcommercio, l'inflazione a Marzodovrebbe essere dell'1,8% tendenziale e non è escluso che nel 2013 possaarrivare alla drammatica quota del 2%. Situazione difficile anche nel mercatodel lavoro, aumentano di 97mila unità i posti di lavoro persi e di 110milaunità il numero dei disoccupati rispetto a dicembre 2012, il tasso didisoccupazione arriva all'11,7%. Situazione davvero drammatica,Federconsumatori e Adusbef annunciano addirittura una "vera e propriacatastrofe per l'economia italiana" con un calo dei consumi che nel biennio2012-13 potrebbe raggiungere il record del 6,1%.