La confusione regna sempre più sovrana in quel di Roma e, più precisamente, nei pressi del Parlamento. Bersani e Grillo non riescono a trovare un accordo sulla fiducia e questo governo rischia di essere un fulmine a ciel sereno, ma rischia soprattutto di sciogliersi come neve al sole in un lasso di tempo molto breve. Se così fosse, dopo l'obbligatorio semestre bianco, si ritornerebbe a votare e quindi il Governo dovrebbe indire nuove elezioni. Scelte che avranno un risultato dal grandissimo impatto.

Le percentuali cambierebbero e si aprirebbero nuovi scenari.

La risicata vittoria del PD sul PDL svanirebbe: il prossimo vincitore in caso di nuove elezioni sarà il Movimento Cinque Stelle. Con molta probabilità il partito di Beppe Grillo spopolerà fra gli elettori, soprattutto tra coloro i quali hanno dato fiducia al Partito Democratico. Le stime effettuate da affaritaliani.it vedono il partito di Pierluigi Bersani fermo al 25,5%, supportato da una percentuale molto bassa relativa alla sua coalizione. Il Pdl scenderebbe al 22% e, quindi, la differenza tra i due grandi partiti sarebbe comunque molto bassa.

Il partito di Grillo, invece, schizzerebbe verso l'alto al 27%. Anche in questo caso lo spread con Bersani non sarebbe molto elevato ma questa maggioranza permetterebbe al M5S di vincere le elezioni.

Gli altri partiti resterebbero invariate e le percentuali sarebbero molto vicine ai valori e ai voti ottenuti nelle elezioni appena terminate e svoltesi alla fine di febbraio: Ingroia scenderebbe all'1,5% mentre gli altri partiti sommati fra loro arriverebbero al 3%. Molto bassi anche i voti legati a Casini, Fini e Di Pietro.