Oggi la Siria non è più da considerare un unico stato. Una parte è controllata dal regime di Bashar Assad, l'altra parte è controllata direttamente o indirettamente dal movimento rivoluzionario siriano. Il territorio controllato dal movimento rivoluzionario è a sua volta diviso, questo perché i rivoltosi non fanno parte di un unico gruppo, ma sono più organizzazioni, ognuna con i propri progetti, con le proprie ideologie, e soprattutto ognuno con i propri finanziatori.
La guerra in Siria può essere vista come una guerra mondiale in quanto, anche se si combatte in uno spazio ristretto, le forze impegnate sono molte, e provengono da quasi tutti i continenti.
Dall'Europa vengono Francia ed Inghilterra; Dall'America gli Stati Uniti, che malgrado non sono intervenuti in modo massiccio, guardano interessati al conflitto, soprattutto guardano i movimenti della grande nemica silenziosa degli Usa, la Cina, e sono pronti ad agire; dall'Asia troviamo gran parte dei paesi arabi, Israele, Iran e Russia.
Ognuna di queste nazioni gioca in Siria una guerra con interessi che vanno al di là delle rivendicazioni di libertà della popolazione siriana. Schierati con Assad troviamo l'Iran e la Russia. L'Iran sente l'intervento europeo e statunitense in Siria come un attacco diretto contro di se, e cerca di difendere le posizioni che vigevano prima dello scoppio del conflitto.
La Russia ha conservato, dopo la caduta dell'Urss, solo una base militare, e questa si trova in Siria, quindi deve difendere la sua posizione nella regione. L'Arabia Saudita, nemica principale dell'Iran, appoggia alcuni dei gruppi rivoltosi contro il regime, lo stesso fanno Libano, Qatar, Turchia e Giordania. Israele è già intervenuta, ma potrebbe farlo in modo molto più massiccio, perché teme le forze islamiche e popolari attive nel conflitto, forze da sempre ostili ad Israele.
Analizzare ciò che sta succedendo in Siria significa analizzare la situazione politica mondiale, il conflitto infatti mostra un riassunto di rapporti e tensioni fra le grandi potenze internazionali.
Un conflitto analogo avvenne tra il 1936 e il 1939 in Spagna con la rivoluzione spagnola. In quel caso in uno scontro tra nazionalisti contro repubblicani, intervennero quelle forze internazionali che sarebbero state le protagoniste della seconda guerra mondiale. L'Italia fascista, la Germania nazista, l'Unione sovietica, Francia e Gran Bretagna.