Siamo nella Franciarivoluzionaria, non nell'Italia di Grillo a 5 Stelle, o di Maroni che durantela campagna elettorale, candidato con la Lega, promette di togliere l'Imu e dicreare una nuova moneta locale, allasua Lombardia, in alternativa all'euro; nel Paese rivoluzionario, il progettosembra diventare una realtà, a Nantes,in Bretagna, in collaborazione con due professori della Bocconi di Milano e il primo Ministro socialistafrancese di Nantes, Jean-Marc-Ayrault, che hanno ideato una valuta elettronica locale, affinché si possa contrastare la forte crisi economica: per diventare un' alternativapossibile all'egemonia economica delle banche e dei governi, permettendo così,senza forconi, la nuova presa della Bastiglia, per una rivoluzione economicapopolare, per far ripartire e favorire l'economia locale.
Ma non solo: il principale vantaggio per il Paese sarebbe quello di risolvere i debiti della PA, poiché la monetalocale coinvolgerebbe i lavoratori, le imprese e i servizi pubblici, e il quotidianoonline dailystorm.it, in merito hascritto: " Si tratta di una camera di compensazione, che serve a contabilizzaregli scambi di acquisti e vendite che le imprese compiono tra loro in un'unicacontabilità chiusa, cosicché una vendita corrisponde a un credito e un acquistoa un debito (in modo multilaterale: ovvero, con la possibilità di risarcire un"debito" contratto con un'impresa acquisendo un credito con un'altra impresa).Lo scopo è far tornare periodicamente i conti a zero, arrivando a non avere piùcrediti né debiti".
L'idea rivoluzionariaè che il denaro non diventa più una "riserva di valore" ma soltanto un "valore di scambio", insomma, per meglio specificare, il denaroviene convertito in beni, rivoluzionando non solo l'economia mondiale deipoteri forti e delle banche, ma anche il principio del risparmio, non in denaroliquido, ma in beni materiali, con "valorereale", inoltre, nel progetto nonsono coinvolte non solo le imprese, ma gli stessi lavoratori, che: "Avranno lapossibilità, dietro accordo con le imprese, di essere pagati in moneta localein una certa percentuale.
Questa ha un rapporto di cambio 1 a 1 con l'euro manon può essere convertita, avendo lo scopo di rimanere "chiusa" nella camera di compensazione".
Inoltre essendo una moneta elettronica, si eviterebbe ancheil rischio di evasione fiscale, inquanto sarebbe istituita una Banca centrale pubblica comunale, per gestire lanuova valuta, in modo da risolvere il problema dei ritardi nei pagamenti dellePA alla PMI.
Il quotidiano spiega anche che la camera di compensazione che sicreerebbe, non solo coprirebbe parte del debitopubblico, ma andrebbe a finanziare una parte del capitale liquido incircolazione, in un periodo che va da 1 fino a 4 mesi, dunque sarebbe unvantaggio anche per banche, che vedrebbero il debito diminuire e una ripresadell'economia, con un aumento del risparmio, dunque di capitale liquido dagestire.
Secondo le dichiarazioni del prof. Amato, rilasciate al quotidiano: "Questa moneta localepropone una soluzione alternativa, non appellandosi a una rottura "traumatica"con il sistema bancario nazionale ed europeo, ma ad una sorta di collaborazionebasata sull'indipendenza e sulla collaborazione reciproca.
Vedremo, quandopartirà, se veramente contribuirà a migliorare le condizioni delle imprese edei lavoratori".
Per quanto riguarda invece la già storia della moneta elettronica,ovvero la prima valuta locale su larga scala, la fiorente Svizzera detiene il primato, infatti già nel lontano 1934, hannocreato il Wir, che ha dimostrato ibenefici e i vantaggi economici per le comunità locali, successiva larealizzazione in Inghilterra, a Bristol, città di 500 mila abitanti, nel12.10.2012, il cui progetto è stato realizzato nel 2011 dalla Bristol Pound CIC- Community Interest Company - una start up a scopo sociale, il cui "lancio"previsto per maggio 2013 è stato anticipato di 8 mesi a seguito di un boom diadesioni da parte di cittadini e forze politiche locali, "le sterline diBristol", banconote colorate stile Monopoli, ma esistono già alcune realtà anche in Germania,in Spagna , in Italia, con il Scec, Bustex, Sardex, "le banconote stileMonopoli", negli Usa, i Paesisimbolo della crisi finanziaria mondiale del 2000.