Il nuovo tributo sui rifiuti, la Tares, per come è strutturato rappresenta una tassa ingiusta. Innanzitutto c'è da dire che la Tares sarà decisamente più cara rispetto alle vecchie Tarsu e Tia, e questo chiaramente non rappresenta una buona notizia per le famiglie e per le imprese già ampiamente stressate dalla crisi finanziaria ed economica.

Poi occorre prendere a riferimento il fatto che la Tares è strutturata in modo tale che chi adotta in materia di gestione dei rifiuti un comportamento virtuoso non paga di meno. Per questo la Tares secondo Legambiente è una tassa ingiusta ragion per cui sul sito Internet dell'Associazione Ambientalista è stata lanciata una petizione online indirizzata ad Enrico Letta, il Presidente del Consiglio dei ministri, ad Andrea Orlando, Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, e Fabrizio Saccomanni, il Ministro dell’economia e delle finanze.

Con la petizione online si chiede la revisione della Tares in modo tale che a pagare sia chi inquina, ovverosia chi produce rifiuti indifferenziati mentre è giusto che le famiglie e le imprese che adottano comportamenti virtuosi debbano pagare di meno. La Federconsumatori ha calcolato che la Tares porterà a maggiori esborsi per 45,75 euro medi con lo slittamento al prossimo mese di dicembre che non risolve il problema. Anzi, la nuova tassa si va a sovrapporre a scadenze fiscali importanti di fine anno come l'Imu ed il conguaglio relativo all'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef).