Il tema della riformadelle Pensioni continua a tenere banco e per parecchio tempo ancora lofarà: la riapertura delle attività parlamentari è ormai imminente e sui tavolidelle varie commissioni ci saranno temi come quelli della Quota 96 (nel comparto scuola ma che andrebbe esteso pure adifferenti "quote", come i più attenti dei nostri lettori ci hanno segnalato),degli esodati, delle pensioni anticipate per i lavoratoristatali; insomma, buona parte di quel che riguarda il sistema pensionisticopost Riforma Fornero andrebberitoccato.

Ritoccato, non riformato: questo è infatti ciò che Enrico Giovannini, il ministro delLavoro nel governo Letta, continua ad affermare, soprattutto incontrapposizione con l'esponente del PD CesareDamiano che è il portavoce di coloro i quali vorrebbero interventi piùdrastici (quanto risolutivi ed equi sarebbe comunque tutto da verificare) comemaggiore flessibilità e prepensionamenti con rendite diminuite ma dopo 35 annidi contributi e circa 62 di età; in ogni caso il governo deve essere in gradodi produrre una qualche soluzione in tempo per la Legge di Stabilità 2014.

Di certo c'è solo che la Riforma Fornero, dopo un anno dallasua elaborazione, non piace a nessuno: che si tratti di modificarlaradicalmente o nei punti più problematici sono a quanto pare d'accordo tutti,visto che l'ex ministro ed ora capogruppo del PdL, Renato Brunetta, così dice: "All'onorevole Damiano ricordiamo,inoltre, che la Riforma Fornero delle pensioni è stata una riforma sbagliata,nei tempi e nei modi, e che ha prodotto più costi che risparmi, incluso ilguaio tossico degli esodati".

Non mancano proposte per una riforma delle pensioni che siail più equa possibile anche da sinistra, in particolare da Rifondazione Comunista che per voce del segretario Paolo Ferrero chiede che vi sia unariduzione significativa delle pensioni d'oroa vantaggio di categorie disagiate come per esempio gli esodati; un'idea in talsenso sembra effettivamente che sia nei progetti del governo Letta, come poteteleggere nell'articolo Taglio delle pensioni d'oro.

Chiudiamo segnalando che Gianpiero D'Alia, il ministro per la Pubblica Amministrazione, inun intervento sulle pagine de La Stampa si dice favorevole ai prepensionamenti per i lavoratori delpubblico impiego in età avanzata e che hanno stipendi di una certaconsistenza: con questo che è stato già definito "ritorno alle baby pensioni" si potrebbe risolvere,secondo alcuni, il problema degli alti stipendi nella pubblica amministrazionee favorire contemporaneamente nuove assunzioni.