Le stime di Confartigianato non sono certo incoraggianti, con dati che parlano di ben 9,2 miliardi pagati dagli imprenditori italiani nel 2012 sotto forma di Imu sugli immobili. L'allarme, alla vigilia del Cdm che rivedrà ancora una volta la situazione, è rivolto verso le piccole imprese, come panifici e pasticcerie che con l'arrivo della Tares vedranno un aumento del 300% su quanto già pagato.

A preoccupare di più, sempre secondo Confartigianato, è l'Imu sugli immobili produttivi, che da gennaio 2013 è salita ancora di più a causa della revisione del moltiplicatore sulle rendite catastali, facendo salire il prelievo per le aziende fino all'8,3%.

Come se non bastasse è in arrivo la Tares, che provocherà un nuovo aumento delle tasse su famiglie e imprese del 17,6%.

Ad essere più colpiti dagli aumenti e dal passaggio Ici-Imu sono stati gli imprenditori, con il 47,9% dei comuni italiani che ha aumentato l'aliquota da calcolare agli immobili produttivi, contro l'1,6% di quelli che l'hanno diminuita.

Cosa porterà la Tares? Il nuovo tributo su rifiuti e servizi si preannuncia come un ulteriore incremento della pressione fiscale per tutti i cittadini, che si materializzerà in un aumento medio di circa 26 euro ad abitante. Come affronteranno le imprese, già in difficoltà, questo ulteriore aumento delle imposizioni fiscali? L'allarme di Confartigianato è chiaro: si prevedono salassi soprattutto per le piccole imprese artigiane già sottoposte alla Tarsu.

Queste attività, come quelle che si occupano di pizza al taglio, subiranno un incremento della pressione fiscale superiore al 300%.

Un commento arriva da Giorgio Merletti, il Presidente di Confartigianato: "Gli imprenditori non possono sopportare ulteriori aumenti di pressione fiscale, né l'incertezza su tempi e modalità di applicazione dei tributi.

Per quanto riguarda l'Imu non è giusto che gli immobili produttivi siano trattati alla stregue delle seconde case: i nostri laboratori vanno esentati dall'imposta perché sono la nostra prima casa. In definitiva, su Imu e Tares vanno trovate soluzioni che, oltre ad evitare l'inasprimento della tassazione, siano capaci di garantire la semplificazione impositiva e amministrativa".