A seguito del decreto legge approvato lo scorso 28 agosto dal Consiglio dei Ministri si è deciso di annullare il pagamento dell'imposta sulla prima casa, da gennaio 2014 però entrerà in vigore un nuovo balzello: la service tax che unifica IMU e TARES.

Purtroppo però l'abolizione dell'Imu non varrà per tutti i cittadini: infatti la misura riguarderà soltanto 19,7 milioni di prime case, per questo saranno ancora molti i contribuenti che dovranno continuare a pagare la tanto odiata tassa sugli immobili. Stando cosi le cose potrebbe essere utile capire chi dovrà ancora pagare l'Imu nonostante con l'ultimo decreto sia stata abolita.

Il premier Letta è stato molto chiaro al riguardo: con il Decreto approvato nei giorni scorsi è stata cancellata la rata di giugno ma per quella di dicembre invece il Governo si è detto disponibile a trovare le risorse necessarie affinché si proceda alla sua abolizione nell'ambito della Legge di Stabilità che dovrà essere varata ad ottobre.

Comunque da gennaio 2014 al posto dell'Imu ci sarà la service tax che sarà divisa in due parti: la prima parte servirà per coprire i costi relativi alla raccolta dei rifiuti, la seconda parte invece sarà destinata a coprire i servizi indivisibili,tutto questo però dovrà avvenire rispettando il limite del 3% di deficit cosi come è stato imposto dall'Unione europea.

Bidogna precisare però che non potranno rientrare nella cancellazione dell'Imu gli immobili di pregio, vale a dire quelle abitazioni che risultano iscritte al catasto nelle categorie A/1, A/8 e A9.

 Le case che rientrano nelle tre categorie sono: A/1, abitazioni di tipo signorile, immobili appartenenti a fabbricati ubicati in zone di pregio con caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture di livello superiore a quello dei fabbricati di tipo residenziale.A/8, abitazioni in ville, cioè gli immobili caratterizzati dalla presenza di parco o giardino, edificate in zone urbanistiche destinate a tali costruzioni o in zone di pregio con caratteristiche costruttive e di rifiniture, di livello superiore all'ordinario.A/9, castelli e palazzi di eminenti pregi artistici o storici, cioè i castelli ed i palazzi eminenti che per la loro struttura, la ripartizione degli spazi interni e dei volumi edificati non sono comparabili con le Unità tipo delle altre categorie;costituiscono ordinariamente una sola unità immobiliare. È compatibile con l'attribuzione della categoria A/9 la presenza di altre unità, funzionalmente indipendenti, censibili nelle altre categorie. I proprietari di questo tipo di immobili, che tra l'altro hanno pagato già la rata di giugno, dovranno pagare l'ultima rata entro il 16 dicembre; l'aliquota di resta allo 0,4% ma i Comuni però hanno anche la possibilità di applicare  delle variazioni dello 0,2%.

Brutte notizie anche per i proprietari di capannoni e laboratori di aziende che dovranno continuare a pagare l'odioso balzello perché è stata abolita l'imposta solo sui terreni e sui fabbricati rurali.