Il decreto legge su Imu e Cassa integrazione è statofirmato dal Presidente della Repubblica ed è già in vigore, in attesa dellaconversione in legge entro 60 giorni.

Il decreto è composto di 16 articoli cheprevedono tra l'altro:

- l'abolizione della prima rata dell'IMU2013 per gli immobili oggetto della sospensione disposta con decreto-legge 21maggio 2013, n. 54;

- l'abolizione, per l'anno 2013, dellaseconda rata dell'imposta municipale "relativa ai fabbricati costruiti edestinati dall'impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga taledestinazione e non siano in ogni caso locati";

- la riduzione della cedolare secca per ifitti, che passa dal 19 al 15%;

- la costituzione di un fondo destinatoagli inquilini morosi incolpevoli, con una dotazione pari a 20 milioni perciascuno degli anni 2014 e 2015.

Il fondo è stato istituito presso il ministerodelle Infrastrutture e spetterà ai Comuni gestire i bandi per l'erogazione deicontributi.

Non è stato reintrodotto, contrariamentea quanto si era letto su alcuni giornali, il pagamento dell'IRPEF sulle rendite catastali delle seconde case sfitte.

Privilegi per i militari e vigili del fuoco

Nel decreto si rinviene anche unintervento specifico a favore del personale appartenente alle Forze armate,alle Forze di polizia e dei Vigili del fuoco. Il comma cinque dell'articolodue, infatti, recita:

"Nonsono richieste le condizioni della dimora abituale e della residenza anagraficaai fini dell'applicazione della disciplina in materia di IMU concernentel'abitazione principale e le relative pertinenze, a un unicoimmobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unitàimmobiliare, posseduto, e non concesso in locazione, dal personale in serviziopermanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia adordinamento militare e da quello dipendente delle Forze di polizia adordinamento civile, nonché dal personale del Corpo nazionale dei vigili delfuoco, e, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 28, comma 1, del decretolegislativo 19 maggio 2000, n.

139, dal personale appartenente alla carrieraprefettizia".

In pratica il personalein questione, che alloggia in località diversa da quella dove è collocato l'immobiledi proprietà, non pagherà l'IMU sulla prima casa.

Il provvedimento pare sia stato "fortemente voluto dal ministro Mauro" perchépagare le aliquote della seconda casa per tali abitazioni, avrebbe comportatouna ulteriore sperequazione per una categoria di personale già penalizzata, sindal 2010, dal blocco degli stipendi e degli aumenti previsti per le promozioni.

A noi questo intervento appare una conferma di come i gruppi di potere riescano ad interveniresul legislatore per tutelare le proprie posizioni di privilegio, a discapitodegli altri cittadini. È a tutti noto, infatti, che tantissimi cittadini sonocostretti, per motivi di lavoro, a lasciare il luogo di residenza e l'abitazionedi proprietà per recarsi in altro luogo ove vivono in affitto.

Perché questi lavoratori, pur risiedendo in un alloggioin affitto, devono pagare l'IMU, come seconda casa, per l'immobile situato nell'originario luogo di residenza? Che cosa hanno di diverso dal personale che il decretoinopinatamente tutela? Speriamo che questa ingiustizia sia sanata dalParlamento.