Venite in Italia voi tutti che siete ammalati e senza tutele.Vecchi e bambini invalidi venite da noi,siamo pronti ad accogliervi e sostenervi con le poche risorse che ci sonorimaste. Abbiamo tagliato le Pensioni agli italiani anche per essere più generosicon voi. Noi qui in Italia siamo cattolici, apostolici e romani; siamo solidali perché l'imperativomorale che ci guida recita: ama il prossimo tuo come te stesso.
La Nostra CorteCostituzionale vi ha aperto le porte, uno stuolo di patronati e di solerti avvocatisono pronti ad assistervi innanzi a Commissioni e Tribunali per farvi riconoscereun assegno, una pensione.
Se non siete in grado di deambulare o provvedere aibisogni primari dell'esistenza vi sarà riconosciuta anche l'indennità diaccompagnamento.
L'INPS èpronta a liquidarvi in fretta quanto vi spetta, lo ha annunciato con messaggio n.13983 del 4 settembre 2013. Nonoccorre più la carta di soggiorno o il permesso di soggiornoCE per soggiornanti di lungo periodo.
Nella sentenza40/2013, la Corte Costituzionale ha affermato che "ove si tratti diprovvidenze destinate al sostentamento della persona nonché alla salvaguardiadi condizioni di vita accettabili per il contesto familiare in cui il disabilesi trova inserito – qualsiasi discriminefra cittadini e stranieri legalmente soggiornanti nel territorio dello Stato,fondato su requisiti diversi da quelli previsti per la generalità dei soggetti,finisce per risultare in contrasto con il principio di non discriminazione dicui all'art.
14 della CEDU". Secondo la corte, infatti, vengono a "esserecoinvolti una serie di valori diessenziale risalto – quali, in particolare, la salvaguardia della salute, leesigenze di solidarietà rispetto a condizioni di elevato disagio sociale, i doveridi assistenza per le famiglie –, tutti di rilievo costituzionale".
Per tali considerazioni è priva di giustificazione laprevisione di un regime restrittivo, riferito al periodo di soggiorno inItalia, nei confronti di cittadini extracomunitari, legalmente soggiornanti nelterritorio dello Stato.
Ne consegue che lanormativa vigente è incostituzionale "nella parte in cui subordina alrequisito della titolarità della carta di soggiorno la concessione aglistranieri legalmente soggiornanti nel territorio dello Stato dell'indennità diaccompagnamento e della pensione di inabilità".
In aderenza a quanto statuito dalla CorteCostituzionale, l'INPS precisa chel'indennità di accompagnamento, la pensione di inabilità, l'assegno mensile diinvalidità e l'indennità mensile di frequenza, dovranno essere concesse a tuttigli stranieri regolarmente soggiornanti "alla sola condizione che siano titolari del requisito del permesso disoggiorno di almeno un anno di cui all'art.
41TU immigrazione".
Le domanderespinte saranno riesaminate, su richiesta, con eccezione dei casi cha sonostati oggetto di sentenze passate in giudicato.
Poiché le prestazioni in argomento sono inesportabili negli altri Paesi, l'INPSraccomanda alle Sedi di monitorare costantemente il fenomeno, coinvolgendo anchegli uffici della Questura.
Tuttavia, a fronte di questa perentoria raccomandazione,dota le Sedi di un programmino del tutto inefficace alla bisogna. Del restoanche durante il periodo di percezione dell'indennità di disoccupazione moltistranieri fanno ritorno nel loro paese, anche per motivi familiari.
La spesa per l'invalidità civile, già lievitata dioltre il 90% negli ultimi 12 anni, aumenterà senza controllo.