Ormai l'Italia è in recessione da anni e, nonostante i buoni propositi e le belle parole dei governanti, non sembra vedere ancora la luce in fondo al tunnel, lasciando a casa quasi sei milioni di persone in età lavorativa. Davanti a dati così allarmanti o ci si arrende o ci si ingegna.
La seconda tendenza è quella che sta prendendo maggiormente piede. I giovani con o senza titolo di studio non trovano sbocchi professionali al pari di quelli più maturi, fascia compresa tra i 35 e 50 anni, che per un motivo od un altro hanno perso il lavoro.
Tutte e due le categorie, per la serie troppo giovani ed inesperti per lavorare, troppo anziani e con troppa esperienza per il ruolo da ricoprire, rimangono al palo, unite dal medesimo destino di disoccupato. Allora che fare?
Crearsi un lavoro. Mettersi in proprio è una possibilità, se nessuno è disposto ad assumere, investendo le proprie capacità in nuove professionalità. Ma si può trovare un' opportunità anche in alcuni settori da tempo trascurati. Allora bisogna prendere spunto magari dall'estero o ripescando nella nostra tradizione.
Ecco di seguito alcuni di questi lavori, che stanno riscuotendo maggior successo e offrono importanti possibilità di impiego.
- Wedding planner. Nome esotico per indicare l'organizzatore di matrimoni, professione che negli ultimi anni anche da noi ha preso sempre più piede. Questa figura professionale di grande fascino, e nota soprattutto grazie ai film americani, non richiede titoli o diplomi specifici, anche se è sempre consigliabile frequentare un corso qualificato. L'importante è avere gusto, capacità organizzative, dinamicità, doti relazionali e molta pazienza. È un lavoro che può dare grandi soddisfazioni ed un buon reddito, se fatto con professionalità e passione.
- Agricoltore. Secondo gli ultimi dati forniti da Coldiretti, in questo settore si è riscontrato un vero aumento di assunzioni rispetto alla media nazionale. Quasi il 100% dei contratti è a tempo determinato, ma con buone possibilità di guadagno. Le figure maggiormente richieste sono quelle tradizionali legate al ciclo produttivo agricolo, come la potatura, la guida del trattore od il taglialegna, ma non solo. La richiesta sempre crescente di prodotti tipici del territorio, simbolo di genuinità, impongono alle aziende dei cambiamenti e la necessità di avere incaricati alle vendite dirette dei propri prodotti, esperti nel settore vinicolo e nella produzione di formaggi o yogurt.
- Maggiordomo. Un'altra professione dimenticata, legata più alla tradizione inglese e nobiliare che alla nostra, ritorna in auge presso le famiglie benestanti e nuovi ricchi, sempre alla ricerca di figure professionali di fiducia, a cui affidare la propria persona e casa.
- Pizzaiolo o cuoco. Lavori sempre in crescita ed anche da esportare sono quelli legati all'arte culinaria. In Italia mancano ben 6.000 mila pizzaioli specializzati da assumere anche a tempo indeterminato. Lo stesso vale anche per il cuoco, figura sempre ambita e che riscuote sempre grande successo anche all'estero.
- Artigiano. In questo caso il settore è ampio e variegato. Le possibilità sono innumerevoli per chiunque abbia la passione, la volontà di specializzarsi ed una buona manualità.
È chiaro, perciò, come la parola d'ordine, quando c'è crisi, sia quella di reinventarsi, assecondando le proprie capacità.
Le professioni maggiormente ricercate sembrano essere quelle legate alle capacità manuali specialistiche, molte di queste trascurate, come quella della sarta, ma non bisogna sottovalutare la nuova frontiera del web e le potenzialità ad esso connesse anche se in questo campo i guadagni spesso sono molto deludenti. Ma questa è un'altra storia.