Dopo aver superato la fase di crisi a cavallo tra il mese di settembre e quello di ottobre, il Governo Letta ha ritrovato quella necessaria stabilità per poter andare avanti verso provvedimenti molto importanti da qui a fine anno.
La crisi-lampo non è stata però indolore per le tasche dei cittadini visto che l'Iva è aumentata dal 21% al 22%. Con i redditi dei lavoratori stagnanti è chiaro che l'inasprimento dell'imposta sul valore aggiunto rischia di deprimere ulteriormente i consumi, così come serve chiarezza sul destino dell'Imu.
Ecco allora che da qui a Natale per il Governo Letta arriverà la prova del nove non tanto per quel che riguarda la tenuta della maggioranza in Parlamento, ma agli occhi dei cittadini.
Andare avanti aumentando le tasse significherebbe affossare il Paese, ragion per cui in vista della messa a punto della Legge di Stabilità il Governo stavolta sarà chiamato a superare se stesso con coraggio ed anche con un pizzico di creatività.
Questo può avvenire solo aggredendo la spesa improduttiva dello Stato, e solo liberando di conseguenza risorse per l'occupazione e lo sviluppo. Contestualmente alla Legge di Stabilità c'è anche da correggere leggermente i conti pubblici al fine di non rischiare di superare la soglia di deficit del 3%, e di non finire di nuovo sotto l'occhio vigile delle Agenzie di rating. Anche in questo caso l'auspicio è quello per cui a pagare non siano i soliti noti altrimenti per la storia il Governo attuale non sarà diverso da quelli che si sono succeduti negli ultimi anni.