Riduzione del cuneo fiscale, ma anche l'introduzione di una sorta di reddito minimo garantito a favore di quei soggetti sotto la soglia della povertà. Sono queste due delle misure allo studio da parte del Governo in vista della messa a punto della Legge di Stabilità. Trattasi di proposte che, tanto per cambiare, dividono i Sindacati, le Associazioni delle imprese e quelle dei consumatori.
In particolare, Confindustria plaude all'idea di ridurre il cuneo fiscale al fine di abbassare i costi del lavoro a carico delle imprese, e di lasciare più soldi in busta paga ai lavoratori.
Pur tuttavia, rispetto ad una cifra di 4-5 miliardi che il Governo intende impegnare, Confindustria preferirebbe che per rilanciare l'economia fossero raddoppiati gli stanziamenti portandoli quindi sul filo dei 10 miliardi di euro.
Il Codacons è favorevole alla riduzione del cuneo fiscale, ma a patto che tutti i benefici vadano a finire tutti in busta paga ai lavoratori al fine di rilanciare i consumi. Questo perché senza soldi nelle tasche delle famiglie le imprese non potranno rimettere in moto i macchinari per produrre.
Grande perplessità c'è anche sul reddito minimo garantito in quanto c'è il timore che sia solo uno specchietto per le allodole. Questo perché, specie i Sindacati, le parti sociali ancora hanno mal digerito l'aumento dell'Iva al 22% che colpisce tutti senza eccezioni, anche i pensionati al minimo, le famiglie numerose e, in generale, quelle con redditi troppo bassi per poter andare avanti dignitosamente.