La Tares dal 2014, salvo clamorose sorprese, è destinata a scomparire per lasciare il posto alla cosiddetta Trise come previsto in base agli ultimi provvedimenti approvati dal Governo del Premier Enrico Letta. Pur tuttavia gli italiani nelle prossime settimane dovranno prepararsi anche psicologicamente a ricevere la cartella da pagare legata al conguaglio Tares 2013.
Purtroppo non c'è infatti da aspettarsi niente di buono sugli importi in quanto, secondo quanto prevede Altroconsumo, il conguaglio in molti casi sarà un salasso per effetto di una maggiorazione che incassa lo Stato e non i Comuni italiani.
Trattasi, nello specifico, di una maggiorazione pari a 0,3 euro al metro quadrato il cui versamento ad oggi è fissato entro il 31 dicembre del 2013. Per la quota di conguaglio Tares 2013 spettante ai Comuni, invece, le Amministrazioni potrebbero anche far slittare i versamenti al 2014 ma solo per gli importi di loro spettanza.
C'è ad oggi di conseguenza l rischio reale che si venga a creare non poca confusione ragion per cui Altroconsumo ha invitato i cittadini ad informarsi anche online attraverso il sito Internet del Comune di appartenenza. Questo perché per la Tares, eccetto la maggiorazione statale, sono i Comuni a determinare tariffe e scadenze in maniera autonoma con obbligo peraltro di comunicazione ai cittadini almeno trenta giorni prima del termine di pagamento. In teoria i Comuni possono deliberare in merito fino al 30 novembre del 2013, ragion per cui in molti casi le scadenze di pagamento slitteranno necessariamente al prossimo anno.