Da qualche tempo la rete (social network compresi) pullula di articoli fasulli che narrano di privilegi faraonici concessi agli immigrati. Un sussidio di 1.400 euro al mese; case gratis; abbonamenti autobus privilegiati e tante altre cose ancora. Sembra che gli stranieri in Italia facciano proprio la bella vita. Ovviamente sono postati al solo scopo di diffondere odio e razzismo, così posticci da far capire subito che i dati forniti sono falsi, anche se purtroppo tanta gente alla ricerca di un capro espiatorio non riesce a vedere al di là del proprio naso.

In questo tempo di crisi è comodo trovare qualcuno su cui sfogarsi, a cui addossare la colpa di tutto. Se poi è debole e non si può difendere, come i migranti, meglio ancora. Perché (parliamoci chiaro) è più facile tornare a casa e dire a tuo figlio che la colpa è "dell'uomo nero" e non la nostra che magari evadiamo le tasse, pensando che l'unica logica che conti sia quella del "furbetto". Autoassolti e sdegnati, poi, diamo lezioni di morale sbilenca. "E quelli godono, mentre noi tiriamo la cinghia!". I viaggi dei disperati sulle carrette del mare sono forse organizzati con tutti i confort da tour-operator di categoria superiore?

Gli immigrati sono veramente il problema del nostro Paese?

Una domanda che (con un minimo senso critico) non ci si dovrebbe porre nemmeno. Ma visto che ormai l'Italia, come l'Europa, ha perso il lume della ragione, purtroppo ci si vede sempre più costretti a rispondere, difendere, spiegare, negare il pacchiano e l'assurdo.

A questo proposito, un interessante articolo uscito martedì 22 ottobre su Famiglia Cristiana metteva in evidenza come gli "immigrati", nell'anno passato, abbiano costituito una risorsa preziosa per il nostro Paese.

Partendo dai dati forniti dal terzo Rapporto Annuale sull'Economia dell'Immigrazione realizzato dalla Fondazione Moressa ed edito da Il Mulino, metteva in risalto due fattori molto importanti.

Il primo e cito "Nonostante la crisi, gli stranieri rappresentano ancora una risorsa per l'Italia: sono il 10,1% degli occupati (2,3 milioni di lavoratori), al momento della dichiarazione dei redditi notificano al fisco 43,6 miliardi di euro (pari al 5,4% del totale dichiarato) e pagano di Irpef 6,5 miliardi di euro l'anno (il 4,3% del totale dell'imposta netta)".

Il secondo invece, forse un po' più preoccupante, è il fatto che (alla faccia di chi urla all'invasione) nel 2011 ben 32mila stranieri hanno abbandonato l'Italia per trovare migliori condizioni lavorative in altri Paesi. Forse per i più facinorosi questo potrà sembrare una buona notizia, ma per l'economia italiana di certo non lo è, visto che hanno costituito una perdita di ben 87 milioni di euro per le casse del nostro Stato. Risorse importanti che sono andate a sanare l'economia di altri Paesi.

Quindi, nonostante tutto quello si dice sugli immigrati, pare che il nostro Paese ne abbia effettivamente bisogno. Anzi: dai dati forniti dal terzo Rapporto Annuale sull'Economia dell'Immigrazione si può affermare che se l'Italia non ha fatto la fine della Grecia lo deve anche all'aiuto della forza-lavoro immigrata.