Incessante prosegue la lottadell’Italia all’evasione e si cerca il punto giusto in cuitermina la legalità. Sono di poche ore fa le ultime dichiarazionedella Orlandi, direttore dell’Agenzia delle Entrate, che spingeverso l’innalzamento dell’asticella sulla dichiarazione infedelee si scaglia contro chi vuole permettere la non punibilità per falsefatture sotto i mille euro. Per la Orlandi la bozza del decreto è abuon punto.
Secondo la Lady di Ferro la riforma èalle porte e arriverà in tempi ragionevoli che permetterannoall’Italia di regolamentare al meglio il rapporto dei contribuenticol fisco, non molto idilliaco negli ultimi tempi.
Rossella Orlandi,direttore dell’agenzia delle Entrate, afferma che sarebbe un vero eproprio paradosso che permetta di rendere non punibili le falsefatture al disotto di una soglia prefissata. Per la Orlandi èintollerabile che il reato venga valutato in base alla gravità,poiché, bisogna tenere in considerazione il gesto commesso. Sembrache bisogni puntare sul punire non l’evento o la persona in causama la condotta dannosa verso lo Stato o verso un altro cittadino.
Altro punto su cui la Orlandi in unaaudizione al Senato a posto l’accento è quello della dichiarazioneinfedele. Al momento il tetto massimo oltre il quale la non èaccettabile una dichiarazione infedele è depenalizzata è di 50milaeuro.
La dirigente dell’Agenzia delle Entrate spinge versol’innalzamento di questa soglia che stabilisce da quale punto ladichiarazione infedele diventa perseguibile penalmente. Nei giorniscorsi si è parlato di 200mila euro ma ancora non si conoscono cifrecerte. La Orlandi spera che in questo modo si possa raggiungere unquadro più realistico della condizione nazionale.
La direttrice dell’Agenzia delleEntrate ha tenuto a precisare durante l’audizione che l’organo dicui è il dirigente si mobiliterà al fine di rendere più utilepossibile lo sforzo legislativo. Così manifesta tutto l’impegnodell’Agenzia delle Entrate ha sostenere e perseguire gli obbiettiviche si prefissa il decreto di legge: la legalità fiscale.