Le pensioni nel 2015 saranno rivalutate dello 0,3% però in realtà l'aumento reale sarà solo dello 0,2%, pertanto il tasso di rivalutazione già molto basso quest'anno, all'atto pratico lo sarà ancora di più. La spiegazione di ciò arriva dal complesso meccanismo che regola e riguarda l'adeguamento delle Pensioni a quella che è l'inflazione attuale. In pratica poiché a fine 2013 era stato fornito dapprima un tasso provvisorio per quanto riguarda le rivalutazioni delle pensioni e poi nel 2014 uno definitivo, il tasso dello 0,3% non va applicato all'importo pagato finora sul valore provvisorio ma bensì su quello definitivo.
Inoltre questo aggiustamento retroattivo degli importi comporta anche un altro effetto negativo per chi percepisce la pensione. Infatti poiché l'Inps provvederà a recuperare la differenza dell'0,1% del valore dell'assegno provvisorio rispetto a quello definitivo in pratica questo comporterà un conguaglio negativo in favore dell'Inps che dunque ridurrà ulteriormente l'incremento della rivalutazione. Inoltre un doppio aggiustamento vedrà protagonisti coloro che percepiscono una pensione di importo compreso tra 3 e 4 volte il minimo o superiore 6 volte al minimo. In questi casi infatti la legge di stabilità dello scorso anno prevede un nuovo meccanismo di rivalutazione che in poche parole comporterà per gli interessati una doppia rettifica dell'incremento pensionistico.
Il risultato di quanto scritto fino ad ora è che in pratica l'incremento pensionistico per il 2015 sarà veramente molto ridotto per tutti i pensionati e addirittura per chi dispone di assegni elevati sarà addirittura negativo. In conclusione per quanto riguarda coloro che percepiscono la pensione minima, l'aumento sarà di appena 6,5 euro lordi al mese, mentre chi riceve un importo pari a 3 volte il minimo avrà un incremento pari a 19,89 euro.
Infine meglio le cose vanno per chi percepisce un assegno che oscilla fra le 3 e le 4 volte il minimo che otterranno un indicizzazione del 95% invece del 90%, mentre chi percepisce pensioni oltre 3 mila euro avrà un saldo finale negativo.