Tanti cambiamenti per quanto riguarda la disoccupazione Inps nel 2015, tra Naspi, Asdi e Dis-coll, il quadro rispetto all'Aspi e alla mini Aspi del 2014 è senz'altro mutato. Ma come funziona il nuovo sussidio di disoccupazione e chi può ottenerlo? Anzitutto è necessario chiarire che l'Aspi resterà in vigore ancora per qualche tempo, in quanto la disoccupazione INPS Naspi e Asdi inizierà a essere attiva a partire dal prossimo primo maggio 2015. Iniziamo dalla Naspi, cosa significa, anzitutto, questo acronimo? Si parla di Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l'impiego e, da maggio, potrà essere richiesta dai lavoratori dipendenti del settore privato a tempo indeterminato o con contratto a termine e da dai dipendenti pubblici con contratto a tempo.
La disoccupazione INPS Naspi tra i requisiti presenta tredici settimane di contributi nei 4 anni che precedono quello di richiesta a diciotto giorni di lavoro nel presente anno; la durata dell'Aspi 2015 è pari alla metà delle settimane di contributi degli ultimi quattro anni. La disoccupazione Naspi del 2015 sostituisce Aspi e mini Aspi 2014, viene inviata dall'INPS per un massimo di un anno e mezzo con importo mensile non superiore a quota 1300 euro, ma va sottolineato che se il godimento della somma è finalizzato ad autoimpiego allora è possibile richiedere l'importo in un'unica soluzione.
Il sussidio di disoccupazione INPS nel 2015 si arricchisce anche dell'Asdi, un assegno di disoccupazione gemellato all'Aspi, che in sostanza, a partire da maggio, potrà essere erogato alla fine della Naspi in determinati casi, come per i minori a carico oppure per soggetti vicini alla pensione; l'assegno di disoccupazione detto Asdi avrà durata di sei mesi e ammonterà al 75 per cento della Naspi, tuttavia per riceverlo occorrerà, al contempo, aderire a un progetto specifico studiato per il progetto per un nuovo inserimento nel mondo del lavoro (di tale progetto dovrebbero occuparsene dei Servizi per l'impiego.
Dopo l'Aspi e la mini Aspi 2014 giunge nel 2015 anche il Dis-coll, una misura di tipo sperimentale che si presenta come un aiuto per i collaboratori coordinati continuativi e a progetto che rientrano nella gestione separata Inps (un sussidio al quale non possono pertanto accedere le tante partite Iva d'Italia né le persone andate in pensione).
Tra i requisiti per questo sussidio di disoccupazione troviamo tre mesi di contributi versati a cominciare dal gennaio dell'anno antecedente la richiesta; il Dis-coll avrà un valore del 75 per cento del reddito che si percepiva con soglia di 1200 euro mensili, e successivo scalino per redditi superiori fissato a un massimo di 1300 euro; questo assegno di disoccupazione di tipo sperimentale avrà una durata equivalente alla metà dei mesi di contributi tra il gennaio dell'anno precedente la richiesta e il momento in cui è sopraggiunta la perdita del lavoro da parte del cittadino.
Come è facile notare, la situazione per quanto riguarda la disoccupazione dell'INPS, l'ente previdenziale italiano, cambia notevolmente con l'entrata in vigore da maggio di Naspi, Asdi e con il nuovo sussidio Dis-coll. Per chi volesse restare aggiornato su questi temi o volesse ricevere notifica di ulteriori approfondimenti ricordiamo, per concludere, che è possibile cliccare sul tasto Segui in alto a destra, subito prima del titolo del presente articolo.