Una circolare Inps, esattamente la 125 del 25 giugno, ha di fatto confermato ed ufficializzato che il 1° agosto 2015, insieme alla normale pensione percepita, per molti pensionati saranno elargiti i rimborsi promessi dal Governo Renzi. Si tratta dei rimborsi spettanti ai pensionati colpiti dal blocco degli aumenti introdotti dal Governo Monti con la Legge Fornero, blocco poi bocciato dalla Corte Costituzionale. Per la verità non tutti i pensionati penalizzati dal blocco riceveranno il rimborso ed anche quelli a cui sarà dato non riceveranno tutto il maltolto, ma vediamo in sintesi cosa dice la circolare dell'Istituto.

Importi e pensionati, a chi tocca il rimborso e quanto tocca

La circolare spiega che ai pensionati con un assegno pari a circa 1.500 euro al momento della sentenza della Corte Costituzionale, cioè quella pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 6 maggio 2015, avranno il prossimo primo agosto un rimborso pari a 796 euro. Si tratta di una somma erogata una tantum per il periodo che va da gennaio 2012 ad agosto 2015, quindi non si tratta di una prima rata di rimborso che ne prevede delle successive, almeno per il momento. Per i pensionati con importi di pensione più alti i rimborsi vanno a scalare, per esempio 450 fino a 2.000 euro di pensione o 276 per importi ancora superiori. Per questi pensionati inoltre scatterà il meccanismo della perequazione, sarà quindi riallineata ai tassi di inflazione, che poi è esattamente quello che è stato bloccato dal decreto del Governo Monti.

Quindi oltre al rimborso la pensione avrà una base di 1.525 euro già dal primo agosto per poi salire a 1.541 da gennaio 2016.

Come hanno stabilito il rimborso degli arretrati:

Per il pensionato da 1.500 euro di pensione, la tabella di calcolo ha previsto per il 2012 euro 210,60 di rimborso, 447,20 per il 2013, 89,96 per il 2014 e 48,51 per il 2015.

Il calcolo è stato fatto in base alla rivalutazione per il riallineamento della pensione alla perequazione.

Altre disposizioni dell'INPS presenti in circolare

L'INPS ha sottolineato che per le Pensioni più grosse di importo, quelle che hanno un trattamento pari a sei volte il minimo non è stato stabilito alcun rimborso nè tantomeno la pensione sarà aumentata.

Inoltre ha precisato che nessuna domanda deve essere presentata, sia i rimborsi che gli aumenti saranno erogati ed applicati d'ufficio.

Le sensazioni

Si tratta di un rimborso inferiore a quanto effettivamente perso dai pensionati con il blocco, ma è pur sempre qualcosa. E visto come è finita l'altra storia, quella della sentenza per il blocco degli stipendi statali, forse i pensionati possono essere se non contenti, almeno parzialmente soddisfatti, anche se tra class action e comitati creati, i ricorsi saranno molteplici.