Tutto OK per il consueto aumento dell'assegno di incollocabilità erogato dall'INAIL. Il Decreto emanato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a maggio, ha completato l'iter, ricevendo parere favorevole da parte della Corte dei Conti. Dal 1° luglio infatti, l'assegno salirà a 256,39 euro rispetto ai 255,90 euro percepiti fino al 30 giugno.
Cosa è l'assegno di incollocabilità che eroga l'INAIL
L'assegno per i lavoratori "incollocabili" è un contributo in danaro erogato dall'Istituto Nazionale Infortuni sul Lavoro a tutti coloro che a causa di un infortunio sul lavoro (ma anche di una malattia professionale) subiscono un decremento della capacità lavorativa.
Spetta, in altri termini, a coloro che, a seguito di un infortunio occorso durante l'attività lavorativa dipendente, non risultano più essere capaci di svolgere la medesima attività o una simile. Sono quelli che non rientrano nel beneficio dell'assunzione obbligatoria previsto dalla ex legge n° 68 del 1999.
Quali lavoratori possono beneficiare dell'assegno
Abbiamo detto che questo è un assegno che copre i lavoratori che hanno avuto un infortunio sul lavoro o che abbiano contratto una malattia professionale, dovuta cioè alla mansione lavorativa svolta. La riduzione della capacità lavorativa viene di norma, adeguatamente certificata da un medico legale. La percentuale di riduzione della capacità di lavorare è pari al 34% per tutti gli eventi infortunistici verificatisi fino al 31 dicembre del 2006.
Per eventi successivi, è indispensabile un grado di menomazione dell'integrità psicofisica superiore al 20%.
Durata dell'assegno è perché è aumentato
Se le condizioni di menomazione e quindi di incollocabilità restano tali, l'assegno è concesso dall'INAIL fino al compimento dell'età pensionabile. L'assegno è a cadenza mensile e come detto, dal 1° luglio sarà di importo pari a 256,39 euro.
Il legislatore fin dalla nascita dell'assegno ha previsto uno scatto in aumento per la perequazione rispetto all'inflazione. Lo scatto è annuale e si verifica il 1° luglio di ogni anno. Per il 2015 essendo il tasso di inflazione salito, secondo l'ISTAT di quasi lo 0,2%, l'assegno salirà rispetto all'anno scorso di 49 centesimi.