Negli ultimi tempi si fa un gran parlare della riforma degli ammortizzatori sociali voluta dall'attuale Governo di Matteo Renzi. Dal 1° maggio chiunque debba presentare la domanda di disoccupazione, deve sapere che percepirà l'assegno della NASPI, sigla che sta per nuova prestazione sociale di assegno per l'impiego. Infatti questa è una delle novità previste dalla riforma che di fatto a cancellato le vecchie indennità valide fino ad aprile di quest'anno, cioè la ASPI e la sua parente più povera, la Mini ASPI.

La disoccupazione INPS:

Strumento necessario per permettere ai lavoratori che non hanno un lavoro stabile per sopravvivere nei mesi in cui sono inoccupati, la disoccupazione da sempre è un importante sussidio erogato dall'INPS.

La vecchia disoccupazione si divideva in ordinaria e requisiti ridotti. La riforma del lavoro della Fornero creò la ASPI e la Mini ASPI variando modalità di calcolo e requisiti. Da quest'anno, il nuovo Governo ha creato NASPI, ASDI e Dis-Coll. La miriade di sigle che genera, nei richiedente e nei possibili beneficiari, confusione e dubbi.

Come capire quanto si percepirà, guida al calcolo:

Per gli addetti ai lavori, il calcolo è abbastanza semplice, ma per i richiedenti spesso tra anzianità contributiva, contributi idonei al calcolo e così via non ci si capisce niente. Innanzi tutto la NASPI è rapportata alla media delle retribuzioni lorde percepite negli ultimi quattro anni. Nel computo rientrano le mensilità aggiuntive (tredicesima ed eventuale quattordicesima), gli elementi continuativi e quelli non continuativi.

Insomma tutto quello che abbiamo percepito nei mesi di lavoro negli ultimi quattro anni. Il montante così conteggiato poi si divide per le settimane di lavoro effettivamente svolte e si moltiplica per il coefficiente fisso di 4,33. Per esempio, se negli ultimi quattro anni un soggetto ha percepito 1.000 euro di stipendio al mese per 20 mesi di lavoro e 900 euro per 4 mesi.

Il montante su cui calcolare la NASPI sarà 23.600 euro. Come detto prima si divideranno 23.600 euro per le settimane lavorative che ricordiamo sono 52 all'anno. Quindi per 24 mesi avremo 104 settimane. Il risultato di 227 euro lo si moltiplicherà per 4,33 e otterremo 983 euro che poi è l'importo mensile su cui sarà calcolato il 75% che si percepirà per la metà delle settimane lavorate nel periodo.

Quindi nell'esempio il soggetto percepirà 737 euro per 12 mesi.

Le note esplicative della circolare INPS 94/2015:

Nei 12 mesi di disoccupazione non sono computate però le settimane che hanno già dato un sussidio di disoccupazione precedente. Inoltre a partire dal quinto mese l'assegno verrà ridotto del 3% al mese. Inoltre la NASPI prevede tetti massimi per gli importi da erogare, infatti la disoccupazione percepita non potrà mai superare il limite di 1.300 euro. Inoltre per gli importi di retribuzione media superiore a 1.195, l'indennità sarà pari al 75% di questo importo (calcolato come nell'esempio) a cui si aggiungerà il 25% sulla parte eccedente l'importo stesso.