I dati diffusi dal Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Dario Franceschini, parlano chiaro: la cultura in Italia è in netta ripresa. Le persone ritornano a visitare i musei, a leggere e ad andare al cinema.

MUSEI - Nel primo trimestre 2015 (fonte Ufficio statistica Mibact) aumentano del 9,93% i visitatori dei musei e delle aree archeologiche (+653.055); del 12,76% gli introiti dei musei, pari a oltre due milioni in più (+2.323.855 euro).

LIBRI - Le librerie indipendenti (fonte Associazione italiana editori) sono cresciute del 2,3% per copie vendute e dell'1,9% in termini di valore delle vendite.

In crescita anche il settore 'bambini e ragazzi' e le vendite degli ebook.

CINEMA - Nei primi tre mesi dell'anno (fonte Siae) la spesa al botteghino cresce del 6,5%, cioè di oltre 12 milioni (pari a +12.937.430 euro) e gli ingressi del 4,73% (+1.546.149 biglietti venduti).

Analisi

Sono dati che lasciano ben sperare, ma soprattutto sono dati che potrebbero essere migliorati investendo e puntando sui giovani che potrebbero diventare il vero motore propulsivo di questa avviata ripresa culturale. Larga parte dei musei e dei siti archeologici, piccoli e medi, non ha un sito internet aggiornato e non è sui social network. Il personale presente, per lo più anziano, in molti casi non conosce le lingue e non è per niente esperto di media communication.

Un gap ingiustificabile per un Paese così ricco di presenze straniere e per una società così cross-mediale. In tal senso potrebbe essere utile, da un lato, una migliore regolamentazione, da parte delle Regioni, dei bandi per guide turistiche e una più frequente indizione degli stessi, rispetto a quella attuale di tre anni; dall'altro, sarebbe utile introdurre anche nell'ambito museale la figura del social media manager.

Il successo delle librerie indipendenti, invece, è dovuto essenzialmente ad un fattore: non sono vittime dei brand editoriali (Mondadori/Feltrinelli/Rizzoli), infatti, propongono bei libri a prescindere dall'editore. Selezionano e ci mettono la faccia su quello che consigliano ai loro lettori. Dunque, le librerie indipendenti stanno diventando sempre di più dei punti di riferimento culturali al cui interno si possono incontrare voci di scrittori originali, snobbati dalle grandi case editrici che, con la scusa ignobile della crisi, hanno smesso di fare scouting.

Bisognerebbe non chiudersi a riccio nelle proprie convinzioni, dare maggiori opportunità ai giovani, aiutare a farli crescere e spalmare il rischio semplicemente diminuendo il numero di copie della tiratura iniziale. Come dire: bisognerebbe dare delle opzioni di scelta e non cercare di imporre le proprie scelte.

Il successo del cinema è dovuto ad un fattore essenzialmente artistico: la qualità dei film nel 2015 è stata superiore rispetto lo scorso anno. Moretti, Garrone, il Premio Oscar Sorrentino, anche se ingiustamente snobbati a Cannes, con i loro tre film si sono dimostrati autori con un proprio sguardo e una propria poetica. Youth, del regista napoletano, non a caso, è nella top ten dei film più visti degli ultimi tre mesi, con quasi sei milioni di euro di incasso totale.

Se in molti continuano a sostenere che con la cultura "non si mangia", dati questi numeri si potrebbe pensare il contrario. Con un'iniezione di persone giovani e competenti, con ruoli professionali ben specifici, si potrebbe fare del settore delle attività culturali uno dei volani della ripresa economica italiana.