Si avvicina, dopo l'estate, l'appuntamento con la Borsaper la società Poste Italiane. Già da qualche anno a questa parte s'era parlato di quotare il Gruppo Postale, ed ora il progetto relativo allo sbarco a Piazza Affari è partito ufficialmente non solo con la domanda relativa alla richiesta di ammissione dei titoli di Poste Italiane sul mercato telematico azionario che è organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A, ma anche con la richiesta relativa all'approvazione del Prospetto Informativo. Nel dettaglio, la richiesta di ammissione a quotazione delle azioni di Poste Italiane è stata presentata a Borsa Italiana Spa, mentre alla Consob è stata inoltrata la richiesta di approvazione del Prospetto Informativo a conclusione dell'Assemblea degli Azionisti del Gruppo postale che si è tenuta lo scorso 31 luglio del 2015.

In accordo con quanto è stato reso noto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef), l'Offerta di azioni di Poste Italiane si prevede possa partire verso la seconda metà del mese di ottobre del 2015 per poi concludersi nell'arco delle successive due settimane. Ma perché Poste Italiane sbarca in Borsa?

Ebbene, al riguardo proprio il Ministerodell'Economiaha messo in risalto con una nota come l'operazione di collocamento non solo contribuirà alla riduzione del debito pubblico, ma rappresenterà pure un'opportunità di investimento per la platea dei risparmiatori proprio in forza alla capacità acquisita da parte del Gruppo Poste Italiane di attirare l'interesse dei mercati quale società integrata di servizi postali, logistici, ed anche assicurativi e bancari con opportunità e possibilità di visibilità, di sviluppo e di ulteriore rafforzamento.

Nell'ambito dell'Offerta Mediobanca agisce in qualità di sponsor, mentre in qualità di responsabili del collocamento i soggetti incaricati sono Banca IMI e UniCredit Corporate & Investment Banking che sono pure coordinatori dell'offerta globale insieme a Mediobanca, a BofA Merrill Lynch ed a Citigroup Global Markets Limited.