La Volkswagen, almeno in Italia, sembra accusare il colpo "Dieselgate" anche presso i suoi concessionari. L'Unrae ieri ha infatti diffuso i dati sulle immatricolazioni di autovetture vendute nel mese di settembre. Il mercato italiano delle quattro ruote sembra in ottima salute, con un incremento del 17,2% delle vetture immatricolate rispetto a settembre 2014.Difficile, in un mercato italiano in forte espansione, trovare un gruppo automobilistico che non sia riuscito a fare meglio dell'anno scarso. Per Volkswagen però, alle prese con lo scandalo emissioni e il ritiro di 11 milioni di veicoli, inizia a suonare qualche campanello di allarme.

Le vendite di vetture con il marchio di Wolfsburg sono scese dell'1,37%, con Ford che ne ha subito approfittato per superare Volkswagen al secondo posto in Italia a settembre.Un calo che se può non sembrare ingente, potrebbe però aggravarsi ad ottobre, visto che lo scandalo VW ha influito sulle vendite degli ultimi dieci giorni del mese appena passato. Il costruttore tedesco ben difficilmente avrà risolto tutti i suoi problemi in tempi brevi: ottobre sarà il mese, pertanto, per valutare i reali effetti del Dieselgate sulle vendite del Gruppo tedesco.

I numeri di FCA e degli altri costruttori

A settembre 2015 brinda comunque FCA, che cresce più del mercato, con un incremento delle vendite del 20,39% rispetto a un anno fa.

Performance brillante anche per PSA (Peugeot-Citroen), che cresce del 14,34%. Tra i gruppi d'oltralpe fa ancora meglio Renault, con una crescita del 17,96%. Più contenute, ma sempre positive, le performance di Ford (+13,58%) e Toyota (+15,34%).Gli altri gruppi tedeschi si sono mostrati in discreta forma (Mercedes +23,25%; BMW +19,80% rispetto a settembre 2014), ma il Gruppo Volkswagen presenta una crescita molto contenuta rispetto alla media del mercato, staccando un risicato +6,10% su settembre 2014.

Poteva finire peggio, indubbiamente, ma c'è da chiedersi quali saranno i numeri ad ottobre.

Del resto, nel lungo periodo, non sarà facile per Volkswagen districarsi tra le criticità scaturite dallo scandalo emissioni, alcune delle quali potrebbero ricadere a livello commerciale. Appare molto rischioso per il colosso di Wolfsburg, al momento, fare investimenti in pubblicità o lanciare nuovi modelli.

Va anche considerato che un analisi di Credit Suisse ipotizza un esborso tra 20 e 80 miliardi da parte di Volkswagen per far fronte alla crisi, quindi Wolsburg potrebbe decidere di ridurre diverse voci di budget.Ci sono, inoltre, concorrenti che non stanno affatto a guardare. Solo per restare a FCA, nei prossimi mesi si attende la nuova Alfa Romeo Giulia, la FIAT 124 Spider, La Fiat Aegea e la Maserati Levante. Saprà Volkswagen lanciare nuovi modelli con la stessa disinvoltura, senza rischiare che vengano bruciati dallo scandalo, arrivando sul mercato con un'immagine appannata?