Il summit dei G20 in corso ad Antalya in Turchia sarà una buona occasione per parlare di problemi legati al terrorismo internazionale, ma anche del TTIP ( Trattato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti ). Il TTIP, i cui negoziati sono cominciati nel 2013, è un accordo di libero scambio tra gli Stati Uniti e l'Unione Europea, che ha lo scopo di liberalizzare la circolazione delle merci mediante la riduzione dei dazi doganali e la rimozione di altre barriere legislative. Il dibattito tra favorevoli e contrari al trattato è cominciato da tempo, e in alcune città europee ci sono state anche manifestazioni contro la sua ratifica.

I pro e i contro

Per i favorevoli il trattato aumenterà le opportunità di investimento rendendo gli scambi più economici grazie ai tagli a dazi e burocrazia, e regole comuni agevoleranno le aziende private nei commerci. Accordi di libero scambio aumenteranno la crescita economica e l'occupazione. Secondo i contrari il trattato favorirà le multinazionali nell'operare senza limiti sulle loro attività, accordi di libero scambio porteranno alla selvaggia privatizzazione di settori pubblici. Inoltre la liberalizzazione e la conformità delle normative eliminerebbe in un colpo regolamenti statali di carattereambientale, sanitario e sociale.

L'arbitrato internazionale o ISDS

Probabilmente la cosa che più non piace del trattato è l'introduzione di un arbitrato internazionale denominato ISDS ( Investor State Dispute Settlement ).

Un meccanismo che permetterà alle multinazionali di intentare causa contro i governi europei qualora questi arrecassero con le loro politiche perdite di profitto alle imprese. Un tribunale ad hoc esterno alle legislazioni europee si pronuncerebbe sulla legittimità di eventuali reclami e nel caso l'istanza fosse ritenuta ammissibile, lo stato sarebbe costretto a pagare cifre enormi di risarcimento o abolire leggi in conflitto con gli affari dell'impresa demandante. Effettivamente il trattato così come è stato concepito potrebbe avere forti implicazioni sull'uso e la regolamentazione di alimenti, farmaci e tabacco e conseguenze negative per i cittadini.