I pagamenti con carta di credito, bancomat e prepagate costano di meno. E’ entrata in vigore anche in Italia la normativa europea che prevede un tetto unico alle commissioni interbancarie che saranno dello 0,3 per cento per i pagamenti con carta di credito e dello 0,2 per cento per i pagamenti con bancomat.

Le nuove regole, volute dall’Unione Europea per favorire la diffusione della moneta elettronica, produrranno vantaggi per gli esercenti, ma rischiano di rivelarsi un boomerang per i consumatori che, attraverso le principali associazioni, denunciano i benefici a senso unico della normativa europea.

Le nuove commissioni per i pagamenti con carta di credito e bancomat

Prima dell’entrata in vigore della normativa europea, le commissioni da versare alle banche per le transazioni con carta di credito oscillavano tra l’1 e il 2,5 per cento, mentre per i pagamenti con bancomat il ‘canone’ oscillava tra lo 0,5 e l’1 per cento. La riduzione delle commissioni interessa tutte le carte dei circuiti PagoBancomat, Visa e Mastercard, con l’esclusione, quindi, di Diners e American Express che potranno continuare ad applicare commissioni più alte.

La protesta dei consumatori: riduzione delle commissioni solo a vantaggio degli esercenti

Le intenzioni dell’Unione Europea, con questa normativa, è quella di incentivare l’utilizzo della moneta elettronica rendendo più tracciabili le transazioni, ma la preoccupazione avanzata dalle unioni dei consumatori è che a beneficiare della riduzione delle commissioni sui pagamenti elettronici possano essere solo i commercianti.

Secondo alcune stime, infatti, la riduzione delle commissioni potrebbe generare un risparmio di 7 miliardi di euro che, secondo Federconsumatori e Adusbef, andrebbero per il 90 per cento a beneficio dei commerciati e solo il 10 per cento a beneficio dei consumatori. Dubbi sono stati espressi anche dal Codacons che vede il pericolo di un aumento del costo delle carte e dei relativi canoni da parte degli istituti emittenti per rifarsi del calo di introiti generato dal tetto alle commissioni.