Nel disegno di Legge Stabilità 2016 è stato inserito un emendamento che permette alle imprese piccole e grandi di ottenere un agevolazione fiscale legata agli investimenti nelle regioni della Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo. Al credito d’imposta possono accedere le imprese che acquistano beni strumentali nuovi. Le dimensione dell’impresa determinano una variazione del beneficio concesso: in particolare è riconosciuto un credito d’imposta del 20% per le piccole imprese, del 15% per le medie imprese e 10% alle grandi imprese.
Tale credito d’imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi. E’ inoltre previsto che i beni strumentali acquistati devono poter entrare in funzione non oltre il secondo periodo d’imposta successivo a quello del loro acquisto. In caso contrario il credito d’imposta dovrà essere rideterminato eliminando dagli investimenti il costo dei beni ancora non entrati in funzione.
Come si fa ad accedere al credito d’imposta?
I soggetti che vogliono beneficiare del credito d’imposta devono formulare istanza all’Agenzia delle Entrate alle condizioni che saranno definite da un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, emanato entro 60 giorni dalla data di pubblicazione della legge in Gazzetta Ufficiale.
I destinatari del credito d’imposta sono i titolari di reddito d’impresa. Ne restano esclusi quindi i titolari di reddito di lavoro autonomo e i soggetti che operano nei settori dei trasporti e delle relative infrastrutture, dell’industria siderurgica, della produzione e della distribuzione di energia, nel settore assicurativo e finanziario.
L’agevolazione è concessa alle imprese nel periodo temporale compreso tra il 1 gennaio 2016 e il 31 dicembre 2019.
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, a decorrere dal periodo d’imposta in cui è stato effettuato l’investimento (articolo 17 del D.Lgs. 241 del 97). Per gli investimenti effettuati già l’anno prossimo, il credito di imposta potrà essere compensato sempre a partire dal 2016.Non è possibile cumulare tale credito d’imposta con altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetto gli stessi costi.
Quale l’investimento ammissibile e il relativo ammontare?
Gli investimenti ammissibili sono quelli relativi all’acquisto di beni strumentali nuovi, cioè impianti e attrezzature e macchinari vari destinati a strutture produttive già esistenti o di nuova costruzione. E’ possibile la stipula anche di contratti di locazione finanziaria. Il costo complessivo delle acquisizioni di tali beni è pari a 15 milioni di euro per le grandi imprese, 5 milioni di euro per le medie imprese e 1,5 milioni di euro per le piccole imprese. Da tale costo devono essere decurtati gli ammortamenti relativi ai beni dei struttura produttiva, verso cui è rivolto l’investimento. Nel caso di acquisto di beni in leasing, l’ammontare dell’investimento equivale al costo sostenuto dal locatore per l’acquisto di tali beni escluse le spese di manutenzione.
Sono esclusi gli ammortamenti dei beni che formano oggetto dell’investimento agevolato. L’Agenzia delle Entrate provvede al recupero dell’importo, nel caso di accertamento dell’indebita fruizione del credito d’imposta a seguito del mancato rispetto delle condizioni previste dalla legge. Per info. fiscali premi il tasto segui accanto al mio nome.