Il viceministro dell'Economia, Enrico Morando, ha annunciato che il collocamento in Borsa delle FS potrebbe slittare al 2017, mentre l'Ipo di Enav avverrà entro il 2016. Se per Ferrovie dello Stato c'è quindi bisognodi un quadro regolatorepiù stabile a livello nazionale, sulla cessione di Enav il processo ha un percorso ben definito. Dopo la tempesta sul mercato borsistico internazionale, proprio per via delle gravissime conseguenze che potrebbero abbattersi sui conti pubblici dello Stato, il Governo ha fatto quindi un passo indietro sulla privatizzazione di Ferrovie dello Stato, e starebbe valutando "opzioni alternative" alla quotazione.
Per Enav, invece, l’obiettivo dell'operazione rimane la riduzione del debito pubblico italiano. Nello specifico, la società dei controllori di volo, andando a piazza Affari, farà un po’ di cassa. Questa privatizzazione è sicuramente di dimensioni più ridotte rispetto a quella di Poste Italiane, perché la valutazione non va oltre 2 miliardi. Ricordiamo cheil MEF, che controlla il 100% di Enav, procederà con il collocamento sul mercato fino al 49% della società, attraverso un'offerta pubblica rivolta ai risparmiatori italiani e agli investitori istituzionali anche stranieri. Anche nel capitale di Enav, come avvenuto in Poste Italiane, è quindi atteso l’ingresso di fondi sovrani.
Le tappe del debutto in borsa di Enav
Le tappe per la quotazione in borsa di Enav prevedono che si parta con le trattative con la Consob il prossimo 20 marzo. La presentazione della società agli analisti è invece ipotizzata per il 2 maggio. Il passo successivo sarà il nulla osta della Consob al prospetto informativo presentato dalla società per il 9 giugno, assieme al via libera all’ammissione alle negoziazioni da parte di Borsa Italiana.
Il 13 giugno dovrebbe quindi partire l’offerta pubblica di acquisto (IPO) per un periodo di 2 settimane, in modo da permettere il debutto del titolo Enav in Borsa per il 28 giugno.
Dal canto suo, l’a.d. di Enav, Roberta Neri, ha confermato che questa sarà la prima società di service provider dello spazio aereo ad andare sul mercato.
Benché le tappe siano molto ravvicinate, l’obiettivo resta quello di rispettare la tempistica ipotizzata dal Ministero dell’Economia. In questa direzione sono previste delle modifiche allo Statuto attraverso l’inserimento di un limite al possesso azionario: potrebbe trattarsi di un tetto pari al 3%. Le modifiche dello statuto dovranno, quindi, recepire l’evoluzione della governance della società con l’ampliamento dell’entourage amministrativo.
Enav e quel passato giudiziario poco lusinghiero
Nonostante la trasformazione di Enav in Spa avvenuta nel 2001 e il futuro collocamento in borsa, la società è stata interessata da diversi scandali giudiziari, in primis la vicenda "Enav-Finmeccanica". Infatti nel 2011, l’allora amministratore delegato Guido Pugliesi, dopo essere stato arrestato con l'accusa di aver illecitamente finanziato alcuni partiti politici, dovette rassegnare le dimissioni.
Ad appena due anni da questo scandalo, Enav è finita sotto il mirino della Guardia di Finanza per la vicenda relativa alle commesse alla società Selex Sistemi Integrati del gruppo Finmeccanica. L’accusa, in questo caso, era quella di aver gonfiato delle fatture (per operazioni inesistenti finalizzate all'evasione fiscale e ad altri illeciti) anche mediante società offshore. Gli accertamenti già conclusi hanno consentito di individuare un'evasione milionaria.