La Popolare di Vicenza si appresta a quotarsi sul mercato per trasformarsi in S.p.A. La quotazione sul mercato è stata resa necessaria dalla legge 33 del 2015 che impone a tutte le banche popolari con un attivo superiore agli 8 miliardi di euro di trasformarsi in S.p.A.Nel percorso per la quotazione in borsa, che avverrà il 3 maggio, l'istituto ha dato il via ad un aumento di capitale, fissando il valore delle azioni.
Per la quotazione è stata scelta una forchetta inusualmente ampia, che va da 0,1 € a 3 € per azione, con un massimo che vale ben 30 volte il minimo.
L'incertezza sul valore reale di mercato dell'istituto bancario, è stata giustificata dalla banca dalla circostanzache non ci sono state, da parte degli investitori istituzionali, manifestazionidi interesse all'acquisto tali da consentire di formare una indicazione di massima sul prezzo del mercato. In pratica, nessuno mostra interesse a partecipare all'aumento di capitale e, in mancanza di offerte, le azioni della banca potranno valere quasi zero.
Tutto ciò non fa ben sperare sul successo dell'operazione, e l'accordo raggiunto tra Unicredit, che si è sfilata dall'impegno assunto per l'aumento di capitale della Po.Vi. e il il Fondo Atlante, che a Unicredit è subentrato,prevede che Atlante rileverà le azioni della Popolare di Vicenza che non verranno sottoscritte nell'ambito dell'aumento di capitale, ad un prezzo pari al minimo, cioè 0,1 € per azione.
Il pericolo della svendita della Po.Vi.
Un valore base veramente basso,con cui si rischia di svendere la Popolare di Vicenza al fondo Atlante (formato a sua volta da istitutibancari).
Forse sarebbe stato meglio, prima di procedere alla trasformazione in una S.p.A. a prezzi di saldo, ristrutturare l'istituto e ripulirlo dei crediti inesigibili e delle sofferenzee solo successivamenteandare sul mercatodove si sarebbe potuta trovare una quotazione migliore, evitando di svendere la banca.
I più colpiti dalla vicenda saranno, come sempre, i piccoli risparmiatori: i120 mila soci della banca, soprattutto coloro che solo due anni fa, in occasione dell'ultimo aumento di capitale, hanno comprato azioni della banca ad un prezzo di 62,50 €, vedranno letteralmente dissolversi tutto il capitale investito quando, tra pochi giorni, le stesse azioni varranno 0,1 €