Dopo il momento in cui i giovani si dichiarano amore eterno, si apre il periodo delle decisioni importanti. Tra queste c'è quella di investire nell'acquisto di una casa i risparmi di anni di lavoro. Si comincia a pensare anche all'eventualità di prenderla in affitto, o alla ristrutturazione di quella lasciata dai genitori o dai nonni. Tante sono quindi le scelte da dover affrontare. Ma in aiuto c'è l'Agenzia delle Entrate, l'ente di rilevante funzione pubblica, la quale ha dato il via a importanti variazioni o aggiustamenti in tema di Mutui e ristrutturazione.
Vediamo di che cosa si tratta.
Mutui e ristrutturazione
Riguardo al tema mutui, nel momento in cui si passa in una banca o in un istituto di credito, è necessario dare il consenso per aprire una pratica con cui affrontare tutti i dettagli del contratto di finanziamento o di mutuo. Il tipo di contratto dunque dipenderà dall'entità della spesa, ovvero se si vuole ristrutturare o acquistare un immobile. Si capisce bene come il tema delle case rimane importante perché ci sono delle spese per il solo fatto di accedere a prestiti bancari. A proposito di questo è intervenuta l'Agenzia delle Entrate, la quale ha stabilito che per determinate categorie di beneficiari ci debbano essere delle agevolazioni.
In particolare, le persone che potranno godere di ciò che ha deciso l'Agenzia sono: le giovani coppie, i nuclei familiari con molti figli o con disabili. Questi potranno infatti evitare di pagare le spese di bollo, di registro, e qualsiasi altra imposta indiretta derivante dall'accensione di un mutuo ipotecario. Tale possibilità viene concessa grazie a un accordo secondo il quale la Cassa Depositi e Prestiti finanzierà la banca che dovrà concederti il prestito, a patto chesi rientri in una delle categorie dette sopra.
La seconda novità invece riguarda le ristrutturazioni, lecui spese, oltre a essere oggetto delle agevolazioni di cui si è appena parlato, sono detraibili dalle imposte anche se non sono state effettuate dal titolare dell'immobile da ristrutturare. Ciò significa che se una coppia decide di abitare in una casa da ristrutturare, non importa se il loro rapporto sia di matrimonio o di convivenza. Lo Stato ha deciso che anche il convivente che investe per quel tipo di lavori possa detrarre tali spese, purché rispetti determinati requisiti stabiliti dall'Agenzia delle Entrate.