Sta per entrare in vigore un nuovo decreto delle infrastrutture che prevede di aiutare le famiglie in difficoltà. Partirà ufficialmente il prossimo 9 di agosto e sono stati stanziati ben 60 milioni di euro per sostenere tutte quelle persone che risultano morose incolpevoli. Infatti con con questa disposizione di legge tutti gli inquilini che si sono ritrovati in gravi difficoltà economiche e che non riescono più a pagare l'affitto per la propria casa, potranno presentare domanda e se avranno i requisiti necessari potranno beneficiare di questo aiuto.
Già nel 2014 era stato erogato questo tipo di sostegno, ma quest'anno sono cambiate alcune condizioni e l'importo previsto per ogni persona è salito dai precedenti 8 mila euro a 12 mila euro.
Chi potrà beneficiare del sussidio
Chiunque fosse in difficoltà a provvedere al pagamento del canone di locazione perchè si è visto ridurre considerevolmente l'orario di lavoro, perchè è stato messo in cassa integrazione, perchè si è visto costretto a chiudere la propria attività, oppure per chi ha gravi malattie o ancora per chi ha subito infortuni. Insomma per tutti coloro che per cause di forza maggiore, stanno affrontando un periodo economicamente difficile e non riescono a pagare l'affitto. Oltre a questo, per averne diritto, non si deve superare un reddito I.S.E.E.
corrispondente a 35mila euro e nel caso esista comunque un reddito da lavoro, questo non dovrà portare a superare i 26mila euro di patrimonio I.S.E.E. Chiaramente verranno messe in una corsia preferenziale quelle famiglie che al loro interno hanno persone anziane, bambini e disabili.
La somma erogata
Per ogni persona potranno essere destinati al massimo fino a 12mila euro, i quali potranno essere rivolti a coprire il debito di morosità incolpevole.
Questa somma si potrà anche utilizzare come garanzia per la stipula di nuovi contratti abitativi, a patto che non superino nell'arco dell'anno l'importo massimo previsto. Sarà poi il Comune di residenza a valutare le varie richieste controllandone la veridicità dei requisiti.