In un contesto generale di totale sfiducia nei confronti della banche, tante sono oggi le persone che decidono di non rivolgersi a queste per la tutela dei propri risparmi. Molti puntano il dito contro il mancato guadagno che, a fronte di tassi zero e nessun incentivo, non permette al cliente di trarre profitto dall’apertura di un conto corrente bancario; altri invece credono che questo atteggiamento sia semplicemente il frutto di un diffuso scetticismo all’interno della società.Oltre, però, ai motivi che spingono le persone ad avere un atteggiamento sempre più diffidente nei confronti dei grandi colossi dell’economia mondiale, su un altro punto cruciale gli esperti della materia stanno incentrando le loro riflessioni.Secondo Kenneth Rogoff, stimato economista dell'Harvard University, sempre di più sono i paesi che puntano all’eliminazione della moneta contante dalla circolazione.
La tracciabilità dei pagamenti
Se in Italia se ne era parlato soprattutto con il Governo Monti, a oggi molte altrecittà occidentali non perdono di vista l’obiettivo. In Danimarca,per esempio, già da quest’anno ristoranti e negozi non accettano più banconote. In Australiainvece l’obiettivo è quello di togliere dalla circolazione il denaro già entro il 2020. A queste si accodano Francia (dove si può pagare anche solo un semplice caffè con la carta di credito), Svezia, Canada e perfino il nostro Bel Paese.La causa principale che pare spingere queste grandi realtà economiche verso questa direzione è solo una: la totale tracciabilità dei pagamenti, grazie alla quale sarebbe possibile contrastare concretamente evasione fiscale e riciclaggio di denaro, da sempre punto di forza delle associazioni criminali.Ma è davvero questo il vero e unico motivo di questa decisione?
Ma soprattutto, da questo chi trae i maggiori profitti?
Non si può negare che i primi a trarre profitto da questa decisione sarebbero in primis le banchele quali, attratte dall’idea di imporre tassi di interesse negativi senza doversi preoccupare di una fuga di capitale (contante) dai depositi, non possono far altro che incoraggiare e promuovere questa politica.Lo ha fatto la DNB, la più grande banca norvegese, lanciando un appello per un società senza contanti.
E di questa idea è sostenitore anche Larry Summers, ex segretario del tesoro USA, il quale ha chiesto espressamente al governo statunitense di prendere in considerazione la possibilità di ritirare le banconote da 100 dollari dalla circolazione.
Come controllare il proprio capitale?
Ma in un mondo in cui investitori e risparmiatore devono tenere d’occhio tassi di interesse negativi, prezzi alle stelle degli asset finanziari e possibili bolle sui mercati, come ci si può difendere dal rischio di perdere il controllo sul proprio capitale?
Casey Research, che da sempre si occupa dello studio dei mercati, suggerisce di prelevare i soldi dai propri depositi prima che questo scenario si palesi e di comprare oro fisico, il cui valore potrebbe raddoppiare, se non addirittura triplicare nel tempo.Se la guerra ai contanti è dunque iniziata, tanto vale attrezzarsi per non farsi trovare impreparati.