L’impianto delle nuova voluntary disclosure sembra essere oramai definitivo dopo che è stata annunciato da alcuni esponenti del Governo qualche giorno fa. Quest’ultima non solo sarà ricca di importanti novità, ma inoltre punterà all'emersione del nero e alla regolarizzazione dei contanti. Dopo mesi di attese, infatti a seguito della riunione del Consiglio dei Ministri del 15 ottobre, il Ministro Padoan ha illustrato, di fronte ai giornalisti, il disegno di legge di bilancio 2017. Durante la conferenza stampa il ministro dell’Economia ha sottolineato come nella legge di Bilancio 2017 verrà inserita un’imposta con un’aliquota forfettaria al 35% volta a regolarizzare sia i versamenti bancari, sia il contante non giustificato come reddito.
L’obiettivo è quindi mettere al riparto il contribuente da future indagini fiscali alleggerendo altresì il carico fiscale di chi mediante la corresponsione di una quota determinata del proprio capitale, di fatto fa rientrare il denaro non dichiarato, nel sistema bancario. Secondo le previsioni del Governo tale nuova procedura di collaborazione volontaria assicurerà il recupero di circa 2 miliardi di euro. Il testo, composto da tre articoli e trasmesso anche a Bruxelles, non disciplina una procedura assimilabile ad un condono fiscale, ma solo una nuova procedure di collaborazione volta a far decollare ‘l’emersione domestica’. Ecco perché rappresenta dunque una versione semplificata e più efficace di compliance fiscale.
Questi i numeri della voluntary disclosure 1
Per quanto riguarda i numeri della voluntary disclosoure 1, a fronte del deposito di129.565 istanze, c’è stata un’emersione di 60 miliardi di euro e un gettito pari a 4 miliardi. Dalle documentazione dell’Agenzia delle entrate, che sarà tenuta sempre a valutare la provenienza del denaro, risulta infatti che l’80% dei capitali emersi era concentrato in Svizzera, Lichtenstein e Principato di Monaco, ossia 3 Paesi black list che sono ora trattati come Paesi white list; Le voluntary nazionali invece sono state solamente l’1,16% ovvero 1.507.
La speranza del governo è che quindi con la nuova voluntary disclosure possano emergere tutti quei capitali finora tenuti nascosti.
Quali gli obiettivi della nuova voluntary disclosure?
Ecco perché ciò a cui si darà la caccia sono le :
- voluntary nazionali
- attività detenute nei Paesi aderenti agli accordi di scambio di informazione solo dopo il 2.03 2015),
- la regolarizzazione dei contanti. In fatturo sarà infatti sospesa la produzione di banconote da 500 euro
Inoltre mentre l’aliquota al 35% riguarda appunto i movimenti in entrata, con riferimento ai prelievi ( movimenti in uscita ) viene introdotta un’aliquota fissa- forfettaria del 15% su quelli che il privato non riesce a provare di aver usato per scopi esclusivamente personali.
Si tratta di un tentativo per convincere gli ultimi contribuenti, in cui rientrano anche i professionisti vessati spesso da procedure anti-riciclaggio molto rigide. Ricordiamo inoltre che il contribuente è tenuto a garantire sulla provenienza fiscale del denaro, che quindi non deve essere il provento/profitto di reati non tributari, salvo che l’agenzia delle Entrate non dimostri il contrario. Riguardo la sua entrata in vigore, essa diventerà operativa non appena approvata la legge di stabilita e durerà per tutto il 2017. Da tale nuova disclosure restano però per esclusi coloro che hanno già aderito alla vd/1. Per restare aggiornati su tali argomenti,potete premere il tasto "Segui", in alto a sinistra, accanto al nome dell'autore