Il nuovo centro commerciale GrandApulia di Foggia, che avrebbe dovuto aprire mercoledì 30 novembre, è stato sequestrato questa mattina da un' indagine condotta dal Corpo Forestale dello Stato. I motivi del sequestro sarebbero una lottizzazione abusiva e i reati ambientali. Il tutto partito da un'indagine del Corpo Forestale dello Stato, che questa mattina ha portato sul posto con un intervento congiunto, i Carabinieri, la Guardia Finanza e la Polizia che hanno fatto sgombrare la struttura.
Un intervento quello di questa mattina, che ha lasciato tutti a bocca aperta, soprattutto perchè in questo territorio già attanagliato da molte problematiche sociali e da una carenza assoluta di posti lavoro e di aziende, che piuttosto di aprire nuove attività, scappano, infatti è da molti mesi che si aspetta con ansia l'apertura di questa modernissima struttura, dalle dimensioni imponenti, che a pieno regime darà oltre mille posti di lavoro, oltre ad un indotto a livello economico non indifferente.
Il risveglio di questa mattina per molti è stato traumatico, per non usare il termine drammatico, soprattutto per le oltre ottocento persone che avevano già preso servizio presso le oltre 100 attività commerciali che dovevano aprire il 30 novembre, infatti questi erano i giorni più infuocati per i lavoratori e per la struttura in quanto l'apertura era prevista solo tra qualche giorno.
I motivi dell'accusa sono molto pesanti:
Sono stati evidenziati reati come: costruzione abusiva (in quanto i metri cubi concessi sulla concessione edilizia sono notevolmente inferiori a quelli effettivamente realizzati), smaltimento rifiuti speciali e tossici senza aver rispettato quelle che sono le normative al riguardo per smaltire rifiuti altamente tossici, infatti si legge nella nota fatta dall'accusa che i rifiuti sono stati occultati nel cemento usato per realizzare la struttura, in ultimo e non in ordine di importanza, c'è la mancata bonifica della zona, in cui in passato vi era presente un grosso zuccherificio ed in seguito sempre nella stessa zona fu trovata una discarica di rifiuti tossici che hanno eccessivamente inquinato i terreni e le acque del sito.