E' stata già ribattezzata "Norma Airbnb", il tentativo di regolamentare gli affitti per periodi brevi in strutture extralberghiere, dal nome del colosso online che si occupa di mettere in contatto persone che offrono un alloggio con persone che lo stanno cercando per periodi medio-brevi. Si tratta di uno degli emendamenti alla Legge finanziaria presentati in Commissione Bilancio alla Camera, elaborato in area Pd. La norma prevedrebbe il pagamento di una cedolare secca del 21% e l'istituzione di un apposito registro all'Agenzia delle Entrate e un clausola antievasione, con responsabilità “in solido” sul pagamento delle tasse da parte del privato e dell'intermediario.

Più volte gli alberghi e le altre strutture classiche avevano posto il problema di questa nuova forma di ricettività, sempre più diffusa e additata come concorrenza sleale.

Giro di vite sul bollo auto

Altra norma inviata alla Commissione Bilancio che potrebbe quindi entrare nella Manovra riguarda il bollo auto. Infatti la Commissione Finanza della Camera ha approvato un emendamento concernente la lotta al fenomeno dell'evasione del bollo auto: al momento della revisione dei veicoli gli uffici del Dipartimento dei Trasporti e le autofficine autorizzate dovranno controllare che sui veicoli sia stata pagata la tassa di proprietà e la tassa di circolazione e che il mezzo non sia sottoposto a fermo amministrativo.

Stop al bagarinaggio online

Entra nella discussione sulla legge finanziaria anche la norma che prevede di contrastare il cosiddetto fenomeno del "secondary ticketing", ovvero l'acquisto massiccio di biglietti di concerti e altri eventi fatto da agenzie allo scopo di rivenderli a prezzi maggiorati (si pensi al "caro prezzi" del concerto dei Coldplay).

Un caso sollevato di recente dalla trasmissione tv "Le Iene" che ha visto proprio nei giorni scorsi artisti come Vasco Rossi e Tiziano Ferro lasciare la società Live Nation, che operava in questa maniera. La norma prevede anche multe salatissime che arriveranno a sfiorare i 200.000 euro.

Occhio all'Isee per bonus mamma e asilo nido

Si guarderà ai redditi per la concessione dei bonus legati alla maternità. Andranno infatti al voto due emendamenti PD, approvati dalla Commissione Affari Sociali, che prevedono un tetto Isee sotto il quale i sostegni saranno garantiti. Nel dettaglio potranno usufruire del bonus mamma i nuclei familiari con reddito non superiore ai 13.000 euro, mentre per il bonus nido l'Isee non dovrà superare i 25.000 euro.