Calo al 7,3% del titolo Mediaset in Piazza Affari questa mattina, mentre Vivendi è arrivata a controllare il 20% del colosso italiano. La società francese è guidata da Vincent Bollorè che possiede anche il 24% di Telecom. Fininvest ha depositato martedì una denuncia di aggiotaggio e la Procura di Milano ha aperto un'inchiesta, per ora contro ignoti.

Cosa cambia ora in Mediaset

Vivendi con il suo sostanzioso pacchetto azionario è in una posizione di forza all'interno dell'azienda. Può bloccare in assemblea ogni azione straordinaria di Mediaset e chiedere una propria rappresentanza in Consiglio d'Amministrazione.

Fininvest (famiglia Berlusconi) mantiene la maggioranza relativa ma il suo ruolo di unica guida è in discussione.

Figaro: infuria la guerra B&B

In Francia parla il Figaro che pone l'accento sul conflitto tra Berlusconi e Bollorè. Dal mancato accordo ad aprile per l'acquisizione di Mediaset Premium, all'aperto conflitto, fino all'attuale corsa alle azioni. Attacco sferrato nel momento migliore, anche per la debolezza del Governo italiano impegnato nella transizione.

Berlusconi non molla

Silvio risponde all'attacco francese con la "compattezza più assoluta della mia famiglia" e considera la scalata francese non concordata come un evidente atto ostile. Negli ultimi giorni ha acquisito quasi il 3,75% di Mediaset per controbilanciare, ma non può più esporsi.

Ad aprile per l'accordo mancato dovette acquisire l'1,27%, sfiorando quindi adesso il tetto massimo del 5%. Fino ad aprile 2017 non può più fare operazioni di questo genere se non vuole infrangere le regole del mercato.

Il Governo non ci sta

Arriva repentina anche la risposta dell'esecutivo. Gentiloni parla di "scalata ostile" e il ministro dello Sviluppo economico, Calenda, è ancora più deciso.

Richiamandosi "all'assoluto rispetto delle regole di mercato", considera inappropriato il modo in cui è stata effettuata l'operazione e infine che "il Governo monitorerà con attenzione l'evolversi della situazione".

Solidarietà per il Cavaliere

Paolo Romani, capogruppo al Senato di Forza Italia, ricorda che "abbiamo assistito a tante scorrerie da parte di aziende francesi" come nella vicenda Parmalat.

"Questo rischio c'è e bisogna che il sistema italiano sia più forte". Il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, analizza come "le aziende francesi tendono alla cannibalizzazione" e che la minaccia possa arrivare non solo dall'esterno ma anche da eventuali speculatori interni.